Volley, l’Imoco Conegliano vince in Serbia e vola ai quarti di Champions League
Secco 3-0 delle Pantere in casa dello Zok Ub, con mezza squadra a riposo. Vuchkova mvp, Folie domina a muro

UB (Serbia). A braccetto anche in Europa, Conegliano e Novara avanzano ai quarti di finale di Champions League. Il pass per le piemontesi è arrivato nonostante la sconfitta 1-3 a Istanbul contro il Thy. Un problema ai visti ha infatti impedito alla Dinamo Mosca di arrivare in Repubblica Ceca, assegnando la vittoria a tavolino al Dukla Liberec ed escludendo le russe. Per le pantere il 3-0 è la vittoria consecutiva numero 23 in Europa nelle ultime tre edizioni della Champions. Servirà a poco, ma è stato superato anche l’ultimo record del Vakifbank, che ne infilò 22 ai tempi del suo Guinness dei primati.
Quel che conta è la qualificazione ai playoff europei, raggiunta senza aver perso nemmeno un set e col primo posto matematicamente raggiunto. La partita del 15 febbraio contro il Police avrà significato solo per le polacche, che dovranno cercare di entrare fra le tre migliori seconde. In questa chiave, per stabilire le migliori otto, sarà determinante la sfida tra Monza e Vakif. E pensare che finora Paola Egonu ha giocato solo una partita... Ci avrebbero sperato i supporter serbi di vederla in campo, ma si sono dovuti accontentare del riscaldamento.
Le dieci ore di viaggio e il divario tecnico hanno permesso a Conegliano di lasciare a casa Wolosz, Plummer e Fahr. Per Santarelli il debutto tra i suoi prossimi tifosi (per la nazionale, ovviamente) è stata l’occasione di mettere in campo l’ennesima formazione differente. Il sestetto scelto era obbligato nel reparto centrali con Vuchkova e Folie, schierate come domenica scorsa. Confermata anche Gennari in regia, con Frosini opposto, Omoruyi e Courtney in banda, De Gennaro libero. Il primo set è un dominio grazie alla ricezione al 93%, ai 5 muri punto e ai due servizi vincenti di Vuchkova e Omoruyi. Il ritmo basso delle serbe non diventa una trappola per le gialloblù, che riprendono il filo del gioco e del ritmo visti contro Casalmaggiore. Tolti i primi scambi, serviti da studio e osservazione reciproca, Conegliano entra subito nel corridoio giusto. Aggressive in tutti i fondamentali, ciniche quanto basta per non lasciare spazio all’iniziativa delle avversarie, le ragazze di Santarelli mettono in campo una prestazione convincente. Tutto gira a meraviglia e si percepisce anche il divertimento. L’eccessiva facilità e l’ampio divario del punteggio provocano, però, la solita, incorreggibile conseguenza dopo il cambio campo.
Scendono le percentuali di Conegliano, salgono, specialmente in ricezione quelle delle padrone di casa, spinte da un pubblico folto e competente. Qualche errore regala il primo vantaggio allo Zok Ub (6-4), che lo mantiene per buona parte del set. I tempi di salto e di esecuzione dei colpi da parte delle serbe, mettono in difficoltà le campionesse d’Europa, che hanno però il merito di non scomporsi. Lo svantaggio non supera mai i tre punti e, nonostante un gioco meno pulito e fluido, Conegliano resta attaccata alle rossoblù. Entra Sylla per Omoruyi, calata per efficienza in seconda linea. La spallata decisiva arriva da Vuchkova, con due primi tempi e un muro. L’ace di Sylla e un attacco di Frosini portano a due set point, prima dell’errore decisivo di Kecman.
L’ultimo set, partito con il parziale di 1-7 è solo una formalità. C’è spazio per vedere Caravello a punti (ace) e la baby Munarini debuttare anche in Europa.
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