Volley, il no al Fenerbahce di Egonu e Sylla: vogliono l’Imoco

TREVISO. Quasi come ai tempi delle vecchie strette di mano, oggi a dir la verità vietatissime per tenere a distanza il nemico più pericoloso, il Covid. Ma il senso è quello: l’accordo, la fiducia, la vicinanza, la lealtà. E - sì - l’amore. Quello che legherà ancora Paola Egonu e Miriam Sylla - le due superstelle della nazionale italiana - all’Imoco Conegliano.
Di più, che tratterrà in Italia due volti che vanno oltre il volley, che scrivono libri, che sfilano sulle passerelle, che finiscono nei film Disney e che ballano su Tik Tok. Chiariamoci, non ci sono le firme, l’accordo con Conegliano non è ancora stato suggellato dall’immancabile sciabolata di Prosecco, ma il tempo dei dubbi e dei ripensamenti è finito. Saranno ancora pantere.
Anche se nelle ultime settimane le due giocatrici della nazionale italiana hanno avuto il loro bel daffare. Il campionato, la Champions League, le trasferte e pure un indesiderato viaggio in infermeria (ma la spalla destra di Sylla è data in continuo miglioramento, a breve è previsto il suo ritorno sul taraflex) con 46 vittorie di fila inframmezzate dal mercato.
Eh sì, perchè è inacettabile pensare che nessuno si interessi alla 22enne di Cittadella, da tempo ormai nei ritornelli su chi sia la migliore al mondo tra lei, Boskovic e Zhu, e alla 26enne palermitana, diventata grande in Lombardia, esplosa agli ultimi mondiali e diventata una degli migliori interpreti nel ruolo di posto 4. Egonu va oltre le statistiche (in campionato ha un’efficienza del 59%, mostruosa) perchè nel suo vocabolario la parola arroganza è bandita, anzi, è quasi timida. A Conegliano ha trovato il suo mondo.
Più di un milione - per un pluriennale - la cifra messa sul piatto dal Fenerbahce. Eh, da pazzi rinunciarci. Eppure... Aveva detto «mi attira l’idea di giocare in un altro campionato in futuro, ma non sono ancora pronta»: non ha cambiato idea.
Certo, Egonu è una mammasantissima del volley, ma guai a fare passare Sylla come “spalla” di Paola. Anzi. Miriam sfiora il 45% di ricezione perfetta (Monica De Gennaro, tanto per intenderci, è al 57), è l’autentico ago della bilancia della squadra di Santarelli, con lei migliorano schiacciatrici e pure centrali, sfidate a chi arriva più vicino a toccare il cielo. Pure per lei il club turco era pronto ad aprire il portafoglio. Ma, per questo giro, non se ne farà nulla.
Le firme non tarderanno ad arrivare. Secondo “radiopantere” l’annuncio che potrà evitare di spendere altro inchiostro sul tema non aspetterà marzo, magari arriverà già l’inizio della prossima settimana, o appena dopo il sorteggio dei quarti di finale di Champions League. Le parti potranno limare gli inevitabili dettagli ancora da perfezionare - come la durata dell’accordo, che non dovrebbe comunque essere inferiore a un biennale.
Non contano solo i soldi, quindi. Restano i rapporti, l’amicizia, la creazione di quei legami che anche una scommessa come l’Imoco Village, la struttura dove vivono tutte insieme giocatrici e staff, aiuta eccome. E poi ci sono i piccoli e grandi sponsor, il ristorante adorato, il lago a pochi passi, e pure il Prosecco. Pure la pandemia, in qualche modo, un ruolo l’ha avuto. «Come to Fenerbahce», l’appello che i tifosi delle “yellow angels” hanno riservato alle due azzurre per annullare la distanza tra Conegliano e Istanbul, è destinato a restare vano. Per ora, s’intenda: ci sarà tempo per altre strette di mano. Ma ora c’è solo Conegliano.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso