Il Conegliano è leggenda, la Prosecco Doc trionfa in Champions e firma il Grande Slam
Nella finalissima di Istanbul le Pantere dell’Imoco Volley dominano la Savino del Bene Scandicci. Il 3-0 vale la Champions League e il Grande Slam stagionale: cinque titoli in un anno per la squadra di Daniele Santarelli

Si apre sulle note di Azzurro di Adriano Celentano l’ultimo atto della Final Four di Istanbul che ha visto protagoniste ancora una volta due italiane: l’Antonio Carraro Prosecco Doc e la Savino del Bene.
Il pubblico dell’Ulker Arena accoglie le pantere all’oramai inconfondibile grido: “Imoco, Imoco, Imoco” che le aveva accompagnate anche durante il match contro la Numia Vero Volley, ma, come da copione, a fare il pieno di applausi è lui: Daniele Santarelli, acclamato ct della Turchia.
Non mancano neppure i cori per la formazione toscana, sugli spalti del palazzetto spicca una delegazione composta da una quarantina di tifosi che sventolano la bandiera di Scandicci e incitano la formazione dell’ex gialloblù Marco Gaspari.
Il primo set
Nel primo set le pantere mettono il turbo con Zhu che, sostenuta dalla claque di tifosi che ormai la segue in tutto il mondo con gli immancabili cartelli gialli e il suo nome in nero scritto a caratteri cubitali, si dimostra decisiva in attacco e più preparata in difesa dove, alle schiacciate di Antropova risponde con bagher granitici.
Il primo parziale di 9-6 è in favore delle gialloblù che, nonostante gli attacchi della numero 17 della Savino del Bene, riescono a tenere testa chiudendo anche il secondo in vantaggio per 14-9.
A prendersi i riflettori non poteva mancare neppure lei Haak, rimasta indelebile nel cuore dei tifosi del Vakif rimasti ad assistere alla finale, nonostante il quarto posto rimediato contro Milano, e determinata a consolidare il suo ruolo di top scorer con Conegliano. A ogni punto messo a segno dall’opposta svedese, 9 complessivamente, lo stadio vibra al solo sentire il suo nome scandito dallo speaker.
A chiudere il primo set e a timbrare il definitivo 25-16 è Gabi che si toglie qualche sassolino dalla scarpa dopo la faticosa semifinale e si dimostra spietata nei confronti delle toscane.
Il secondo set
Nel secondo set Conegliano continua a suonare una sinfonia perfetta, con il lavoro certosino a muro di Wolosz e Chirichella che annientano l’attacco di Antropova e compagne e l’assolo della irriducibile Haak, che punta dritta a difendere il titolo di mvp.
Il parziale è subito a favore delle pantere che conducono per 8-4, ma Scandicci non molla e prova subito ad accorciare le distanze affidandosi alla schiacciatrice azzurra che accorcia le distanze portandosi a meno due dalle campionasse in carica. Dall’altra parte Conegliano risponde con Wolosz e Fahr a muro e Zhu in attacco, ma Antropova è micidiale su ogni palla.
A regolare i conti in casa Conegliano arriva di nuovo lei, Isabelle Haak che mette a segno due ace consecutivi, di cui l’ultimo richiamato al challenge da Scandicci per una possibile infrazione di piede, subito smentita dal videocheck, e consolida il vantaggio delle pantere.
Ad archiviare il secondo set per le pantere ci pensa ancora una volta Gabi, ma questa volta a muro con Fahr dove neutralizza l’attacco di Ruddins per il 25-20 finale. L’americana mette a terra 6 palloni, Antropova solo 3.
Le toscane attaccano bene (59%, ma Conegliano è inarrivabile (72%). A pesare sulle spalle delle toscane sono anche gli 8 errori a servizio, un bilancio che condanna gli sforzi fatti per provare a raggiungere Conegliano.
Il terzo set
Nel terzo set Scandicci vuole provare a tutti i costi a riaprire il match staccando inizialmente le gialloblù due punti, ma ancora una volta le pantere non perdono la calma e la lucidità e se da una parte De Gennaro respinge ogni schiacciata di Antropova, cosa che fa tutti i giorni al Palaverde allenandosi con la sparapalloni proprio sui parametri della numero 17 della Savino del Bene, dall’altra parte il duetto Zhu e Haak continua a macinare punti.
Ed è proprio per quest’ultima che si intensificano cori e tifo tanto che il deejay dell’arena non perde occasione per dedicarle il brano “Isabelle”, dei rapper Safe e Capo, ormai diventata a tutti gli effetti la colonna sonora di questa sua personale Final Four. Al terzo parziale è la Prosecco Doc a tenere le redini del gioco con un netto 20-16. Un risultato che infiamma il pubblico dell’Arena che ormai canta tutto all’unisono “Imoco Alè, alè”.
A regalare la vittoria alle Pantere ci pensa Chirichella che davanti alla schiacciata di Antropova alza il muro facendo esplodere il palazzetto in un boato. La Prosecco Doc conquista di nuovo la Champions a un anno di distanza dal trionfo di Antalya ed è la prima squadra italiana di Volley a centrare il Grande Slam vincendo 5 titoli in una stagione.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso