Il Nord Est protagonista nella Supercoppa di volley, ma l’estero è il futuro
Godiamoci la finale di Supercoppa sapendo che presto il trofeo potrebbe finire fuori dal confine nazionale


Prima o poi la pallavolo italiana femminile diverrà prodotto d’esportazione. Godiamoci l’edizione nordestina a Trieste sapendo che presto il trofeo che apre la stagione potrebbe finire fuori dal confine nazionale. Succede nel calcio (a Ryihad) e presto alla pallavolo maschile, a Damman, sempre in Arabia Saudita.
Lo ha confermato a margine della conferenza stampa l’amministratore delegato della LVF, Enzo Barbaro: «Ci sono state delle interlocuzioni, ma c’è un problema di genere: ci è stato chiesto di far giocare le ragazze in calzamaglia e con maniche lunghe secondo i costumi del posto. No secco».
Chiaramente non se ne fa nulla, per ora, ma non bisogna stupirsi se la nostra pallavolo richiama attenzioni: «Dobbiamo valorizzare il movimento anche così ben sapendo che non è mai bello allontanarsi dal proprio pubblico» aggiunge l’ad.
La LVF, dimostrando visione, da quest’anno ha creato Spike Media, società che detiene i diritti commerciali del campionato, e dalla prossima stagione distribuirà pure quelli televisivi. La strategia va sostenuta: Polonia, Turchia, Russia e alcuni paesi asiatici, bussano ai talenti e non si può pensare che il nostro primato qualitativo sia garantito. Per rimanere i numeri uno serve visione: alla LVF forze e idee non mancano.
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