Volley, disastro Imoco: Modena le scuce lo scudetto dal petto

VILLORBA. Da non crederci. Addio Imoco: in cinque giorni sfuma prima la Champions League, e poi lo scudetto. In garadue di semifinale Modena rimonta dal 2-0 e chiude ancora una volta al tie break, scucendo lo scudetto dal petto delle pantere, che con questa gara salutano coach Davide Mazzanti, nuovo ct della Nazionale. Subito una tegola per l'Imoco: oltre a Robin De Kruijf e a Sam Bricio è out anche Kasia Skorupa, la palleggiatrice polacca è bloccata dal mal di schiena. Mazzanti sceglie quindi Lia Malinov in regia, per l'azzurrina è l'occasione della stagione proprio nella partita “peggiore”. Il futuro coach della Nazionale si affida poi a Fawcett come opposto, Robinson e Ortolani schiacciatrici, Folie e Danesi centrali e De Gennaro libero.
Primo set. Partenza diesel delle Pantere, Modena è veramente un ostacolo duro soprattutto se Ozsoy si mette in ritmo. Poi Fawcett affossa la difesa modenese, Conegliano trova la forza di annullare due set point e poi la chiude con un tentativo out della villorbese Brakocevic (porta con orgoglio il cognome del marito, Canzian, sulle spalle): 27-25 per l'Imoco.
Secondo set. Qualche errore di troppo di Fawcett in copertura, ma sale in cattedra Malinov che erige un paio di muri sanguinosissimi: fa il gioco di chi vede in lei la palleggiatrice titolare per la prossima stagione, anche se qualche errorino non manca. Kesh è letteralmente scatenata e attacca da tutte le posizioni. Alla Liu Jo non basta una Heyrman sugli scudi. Meno cercata Rapha Folie, Mazzanti concede minuti di qualità anche a Carol Costagrande. Anna Danesi mette giù il quinto punto a muro, poi chiude con una fast: 25-18.
Terzo set. E' quello che, visto il precedente di Modena, faceva più paura. Stavolta Marika Bianchini non si trasforma in wonder woman. In compenso c'è Cisky Marcon, coneglianese doc, che dice presente in difesa e a muro, e porta la Nordmeccanica in vantaggio 5-10. Ma chi ci pensa adesso? Kelsey, ovviamente. Peccato che Malinov cali e che Modena voglia replicare la serata di mercoledì e allunga a più non posso, fino al 15-21 ancora con Laura Heyrman. Un video check non premia Fawcett, così le modenesi chiudono sul 16-25 con Ozsoy. Troppi errori al servizio e molte imprecisione offensive per la squadra di Mazzanti
Quarto set. La luce inizia ad affievolirsi. Avevamo chiamato Folie, lei risponde con un muro gigantesco su Ozsoy. Ma Modena è veramente un osso duro: vanno avanti 4-8 con un muro di Heyrman su Ortolani. “Abbiamo cambiato gli occhi in campo e la qualità è cambiata. Rompiamo questo momento”, urla Mazzanti in panchina. Serena ha fatto il pieno di zuccheri e torna a ruggire, ma c'è Brakocevic che vuole fare bella figura: 6-11. Folie torna in ufficio, ma Heyrman trova pure l'ace: 8-14. Costagrande per Ortolani, la partita vive la sua fase più calda a colpi di uppercut. Stavolta il check premia Fawcett per il 13-17, ma va contro l'Imoco sull'ace di Brakocevic per il 14-20. E' durissima. Ozsoy porta la Liu Jo sul 17-23, Brakocevic porta la gara al tie break chiudendo sul 19-25. Fantasmi.
Quinto set. Mazzanti è spalle al muro, Fawcett resta in panchina e Ortolani parte da opposto. Ma è black out. Heyrman è sugli scudi, Danesi pareggia i conti, ma Modena allunga 1-3, e 3-7 con Cisky Marcon e ancora il muro di Heyrman. Senza Fawcett Malinov insiste nel cercare le centrali, ma la gara lunga non l'agevola assolutamente. La pipe di Costagrande tiene viva l'Imoco, al cambiocampo 5-10 con Ozsoy, sul 6-12 scorrono i titoli di coda sulla stagione dell'Imoco, con la bestia nera Modena a infierire. Quattro match point, Folie annulla il primo, la chiude Brakocevic 11-15. Lacrime per le pantere, che a quello scudetto sul petto tenevano tantissimo. Se lo giocheranno Modena e Novara. Ora è già tempo di pensare all'anno prossimo.
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