Villorba, nuovo palazzo dello sport

VILLORBA. «Abbiamo approvato il progetto preliminare per un nuovo palazzetto sulla falsariga del Palateatro di Fontane». L’annuncio arriva dal sindaco Marco Serena, in occasione del varo della “festa dello sport”. C’è fermento a Villorba. L’impiantistica che viaggia parallela ai grandi numeri di tesserati e società. Comprendendo gli amatori, sono oltre 4mila. Ma è il numero dei giovani a far strabuzzare gli occhi: 1.227 sotto i 18 anni, 2.300 Under 25. Senza scordare l’incredibile movimento femminile, che riguarda rugby, calcio e futsal. Investire sull’impiantistica sembra una naturale conseguenza. Il nuovo palazzetto sorgerà fra le Marco Polo e Scarpa di Villorba. Il progetto prevede l’abbattimento della palestra delle scuole, salvando solo il corpo degli spogliatoi. La struttura verrà riservata la mattina all’attività scolastica, mentre nel pomeriggio l’utilizzo sarà concesso alle associazioni del territorio. Potrebbe essere dotata di tribuna mobile (i 400-500 posti a sedere di base andrebbero così ad ampliarsi) e permetterà di ospitare tornei di una certa rilevanza. Il progetto preliminare, approvato in giunta la settimana scorsa, impone uno stanziamento di 1 milione e 386 mila euro. Nel contempo, l’amministrazione Serena continua a ragionare sul centro polifunzionale in zona industriale: «Una Gardaland dello sport da 25mila mq coperti», ricorda, «Aspettiamo l’accordo fra privati, l’idea non è finita nel dimenticatoio». Imminente è invece l’acquisizione di un paio di palestre della Provincia, quelle degli istituti Alberini e Planck. «Intendiamo arricchire l’area ex Monfort, dove in estate ha già preso piede il beach volley», aggiunge Egidio Barbon, assessore allo sport, «Ci porteremo pattinaggio e skateboard: uno spazio per dare sfogo a giochi e attività dei ragazzi, facendo leva sulla vicinanza del Centro Giovani». Secondo uno studio di Openpolis, Villorba è il 30º Comune italiano per investimenti nello sport. Non è un caso, se società del capoluogo come Scherma Treviso stiano buttando l’occhio in periferia. (m.t.)
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