Verza si presenta: nel nome del padre

PIEVE DI SOLIGO. La “Internazionale di Solighetto”, Gran Premio “Guido Dorigo” e Medaglia d'oro "Cristiano Floriani", si conferma viatico per i campioni di domani. Ad imporsi sui saliscendi del Quartier del Piave e del Feletto, tra i 200 migliori juniores italiani ed europei del momento, è il 16enne padovano Riccardo Verza, campione provinciale allievi a Rovigo nel 2013 e figlio d’arte. Il padre Fabrizio, infatti, partecipò ai mondiali su strada del 1983 (da riserva) e fu gregario di Francesco Moser e Moreno Argentin prima di essere fermato nel 1985 da un incidente stradale in allenamento. Verza jr è arrivato da solo al traguardo di Pieve di Soligo, davanti all’abruzzese Fuggiano, sferrando l’attacco decisivo ad una quindicina di chilometri dall’arrivo, sul muro dello storico Ca’ del Poggio (GPM "Vasco Ciotta"). È lì che il giovane della Contri Autozai ha costruito quel mezzo minuto di vantaggio sui compagni di fuga, nove, sufficiente a proiettarlo a mani alzate sullo striscione di piazza Vittorio Emanuele II. Ma è stata una gara vibrante per tutti i 137,2 chilometri, segnata dalla pioggia (nonostante le pessime previsioni meteorologiche) solo alla partenza, fatale però per causare subito una rovinosa caduta. Alla fine, complice anche i tre duri GPM (Mire Alte, Ca’ del Poggio e Colvendrame), saranno solo un’ottantina i corridori a concludere la 26esima edizione della "Internazionale" pievigina. Protagonisti indiscussi della prima parte della gara gli stranieri e, in particolare, i rappresentanti della nazionale kazaka. È Grigoriy Shtein a percorrere in testa, praticamente da solo, tutti i primi 100 km, inseguito ora dal compagno Maxim Satlikov, ora dallo sloveno Jon Bozic. La svolta al penultimo giro, quando Shtein crolla e viene ripreso sul Colvendrame da un gruppetto di una decina di inseguitori, tra i quali proprio Verza e Fuggiano. Tra i dieci in fuga dal gruppo, con uno svantaggio attorno al minuto, i più attivi sembrano Gabriele Giannelli, Nicolas Nesi e Marco Landi. Ma, dopo il suono della campana, è Verza a tirare, passando per primo sul GPM delle Mire Alte davanti ad Alex Bondavalli e Marco Zumerle e sferrando l’attacco decisivo sul successivo GPM del Ca’ del Poggio. È qui che il 16enne padovano riesce a mettere 36” su Giacomo Giuliani, Marco Zumerle e Rocco Fuggiano, lasciando il gruppo a 45”. Sul Colvendrame, il gruppo assorbe i tre inseguitori, ma il fuggitivo continua la sua azione sfiancante, passando sempre con una trentina di secondi sul russo Prostokishin e sul kazako Voloshin. Un vantaggio minimo sul plotoncino degli inseguitori, ma sufficiente, per lanciare Riccardo Verza da solo sulla discesa di Refrontolo e sul rettilineo pievigino davanti a Fuggiano e Lanzano.
Ordine d’arrivo: 1) Riccardo Verza (Contri Autozai) 137,2 km in 3h37’ alla media di 37,912 Km/h); 2) Rocco Fuggiano (Abruzzo) a 26”; 3) Tiziano Lanzano (Porto San Elpidio) a 30”; 4. Alexey Voloshin (Kazakhstan) st; 5. Andrea Cacciotti (Team Coratti) st; 6. Alessandro Fedeli (Ausonia Pescantina) a 33”; 7. Francesco Baldi (Porto San Elpidio) st; 8. Mirco Sartori (Airone) st; 9. Edoardo Affini (Contri Autozai) st; 10. Gabriele Giannelli (Romagnano Guerciotti) st.
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