«Una grande sorpresa per l’edizione 2018»

L’annuncio degli organizzatori: «Al lavoro dopo l’estate per regalare un’emozione unica»
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO LA CORSA IN ROSA
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO LA CORSA IN ROSA

TREVISO. C'è la soddisfazione e la consapevolezza di aver messo in piedi qualcosa di straordinario, ma anche la voglia di fare ancora di più. Con lo sguardo che, oltre ai bilanci, è già proiettato all'edizione 2018. La forza organizzativa di Treviso in Rosa ruota attorno a TrevisAtletica e Corri Treviso e risponde ai nomi di Filippo Bellin, Roberto Borsato, Enrico Caldato, Mauro Ferraro, Marcella Molin, Gianni Visentin e Jacopo Zane. Poi l’esercito di volontari, i 120 giovani e meno giovani di molte associazioni e gruppi scout cittadini, con i 30 richiedenti asilo ospitati in città dalla Caritas Tarvisina, ai quali si è unito il lavoro di polizia locale, uffici comunali e Suem perché tutto andasse per il meglio. E così è stato. Un ulteriore test per la città, reduce dall'invasione alpina dello scorso fine settimana, un ulteriore test per gli organizzatori. «I numeri sono stati spaventosi e, non a caso, siamo stati costretti a chiudere le iscrizioni un mese prima», spiega Filippo Bellin di TrevisAtletica, «l’emozione è tanta ma, dopo l'estate, inizieremo a lavorare all'edizione del prossimo anno con l'obiettivo di raggiungere quota 20 mila iscritte e il tutto con una grande sorpresa». Al momento, di questa “grande sorpresa”, non trapela nulla, ma i bene informati lasciano intendere che, ancora una volta, Treviso in rosa «farà il botto». D'altronde, per degli sportivi, è difficile non dar seguito ai record. E se nella marea rosa che quest’anno ha invaso pacificamente Treviso si sono inserite anche la promessa del mezzofondo trevigiano Nikol Marsura, l’esperta podista Chiara Daneluzzi e Valentina, la fidanzata del cestista Riccardo Pittis, perché non immaginarsi un'edizione 2018 condita da altri nomi - trevigiani e non - per allargare ancora di più l'abbraccio rosa cittadino. Ma aldilà dei nomi sarà una festa. «Il nostro gruppo mostra di essere il riferimento per un’atletica di grande livello in città e lo fa passando anche per manifestazioni come Treviso in rosa», conclude Bellin, Al suo entusiasmo si aggiunge quello di Enrico Caldato. «I numeri hanno superato ogni aspettativa», spiega il patron di Corri Treviso, «è stata una grande festa per la città, una giornata stupenda che rappresenta un test importante per il futuro». D’altronde, dalla primaversa del 2015 - quando a margine della tappa trevigiana del Giro d'Italia venne macinata l’idea della Treviso in Rosa - a oggi di progressi ne sono stati fatti, e molti. Con l'entusiasmo dei partecipanti a fare da ulteriore spinta al tutto. E nell’entusiasmo che in giornata si è fatto più sentire c’è quello delle 678 partecipanti della Lilt di Treviso, il gruppo più numeroso, seguito dalla compagine Tomasoni, dalle palestra To Be Gym e Sport Team, fino al Gruppo Allegria di Maserada. Poi c’è la gioia di Mariangela, Sara, Anna, Nadia e Barbara con le altre centouno del gruppo “Le rose del deserto” fino quello di Arianna, Evelina e Serena di “Giocare in corsia” del Ca’ Foncello. Ieri, insomma, a Treviso ha vinto il sorriso e è questo ad aiutare a guardare all'edizione 2018 con ancora più stimoli. (a.b.v.)

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