Villorba campione d'Italia, batte Valsugana 15-5 in finale

Le trevigiane del Villorba vincono 15-5 contro le biancazzurre del Valsugana a Mogliano Veneto, difendendo con successo il titolo di campionesse italiane di rugby

Simone Varotto
La festa dopo la vittoria
La festa dopo la vittoria

Villorba si conferma regina, al Valsugana l'onore delle armi. La rincorsa delle biancazzurre di Padova al titolo di campionesse italiane di rugby si è fermata all'ultima tappa, ieri a Mogliano Veneto dove le trevigiane si sono imposte 15-5 in uno stadio Quaggia tutto esaurito.

Per le Valsu Girls si tratta della seconda finale consecutiva sfumata, sempre contro le Ricce che ieri sono riuscite per la prima volta a difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Casale sul Sile, trascinante da una Sara Barattin eterna, nominata giocatrice del match a 39 anni. Il Valsugana purtroppo non è riuscito ad esprimersi al meglio nell'arco del match, sbagliando diversi passaggi in giro per il campo e perdendo palloni importanti in situazioni favorevoli, complice anche qualche fallo di troppo in ruck e in mischia.

Le trevigiane campionesse d'Italia sono partite forte, sbloccando il punteggio su calcio di punizione di D'Incà e andando a marcare la prima meta dopo una decina di minuti, con Muzzo smarcata sulla fascia sinistra. Le ragazze di Settembri, Piazza e Galetto hanno replicato con rabbia, dopo aver conquistato fallo fuori dai 22 avversari, segnando con Vitadello servita da Bitonci sugli sviluppi di una rimessa laterale.

Purtroppo, nel loro momento migliore alla mezz'ora del primo tempo, le biancazzurre non sono riuscite a sfondare di nuovo, sprecando anche un vantaggio vicino ai pali per una pulizia pericolosa in ruck. Villorba invece ha avuto l'enorme merito di saper sfruttare le sue armi migliori, tra cui la spinta in mischia, per chiudere la frazione in attacco, trovando la seconda marcatura con D'Incà, ben servita in off load da Magatti.

L'avvio di ripresa ha fatto sperare in una reazione delle Valsu Girls, che però si è spenta a un passo dell'obiettivo, con un pallone tenuto alto in area. Da lì in avanti la difesa ferrea e l'organizzazione del Villorba hanno messo sotto scacco la squadra di Padova, che a parte un paio di fughe di Ostuni Minuzzi e Rasi non è più riuscita a trovare la giusta incisività, permettendo alle avversarie di gestire i 10 punti di vantaggio fino al sospirato fischio finale.

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