«TvB vuole l’Europa Servirà il 30% in più di risorse economiche ma è una vetrina top»

Roberto Rizzo, presidente del Consorzio, traccia la linea «Abbiamo 141 soci e 2 miliardi di fatturato aggregato»
Federico Bettuzzi
Nicola Akele.Vanoli Cremona - De Longhi Treviso .Legabasket Serie A UnipolSNAI 2020/21.Cremona, 21/03/2021.Gianluca Checchi/Ciamillo-Castoria
Nicola Akele.Vanoli Cremona - De Longhi Treviso .Legabasket Serie A UnipolSNAI 2020/21.Cremona, 21/03/2021.Gianluca Checchi/Ciamillo-Castoria

/ TREVISO

«Prossimo obiettivo: consolidamento». La stagione di TvB si è conclusa da pochi giorni ma il Consorzio UniVerso non sta perdendo tempo beandosi dei traguardi raggiunti. Lo conferma il presidente, Roberto Rizzo, che ha visto la controllata compiere passi decisi in avanti: «Due anni fa, all’epoca della promozione in Serie A, avevamo pensato di alzare l’asticella – spiega il numero uno del Consorzio – sognavamo di arrivare ai playoff e in Europa entro tre anni. Ci siamo riusciti in meno tempo, peraltro in un periodo difficilissimo come quello della pandemia, grazie a un gruppo di lavoro eccezionale, a un allenatore che è riuscito a valorizzare giocatori pescati anche dal sommerso. E grazie anche grazie a noi imprenditori che abbiamo costituito una sorta di TvB-World, in cui ci riconosciamo anche come tifosi. Con la solidità finanziaria al primo posto».

Qual è la situazione di UniVerso?

«Abbiamo 141 soci, circa due miliardi di fatturato aggregato e 7 mila dipendenti ed un peso complessivo da grande azienda, con interscambi tra le varie realtà per 2,7 milioni. Il contributo per la stagione è stato di un milione di euro, circa il 10% in più rispetto al passato, con importanti iniezioni di liquidità nel corso dell’anno per sopperire all’assenza della biglietteria. Ma devo ringraziare tutti i soci che hanno risposto in maniera univoca quando è stato chiesto di contribuire: è davvero un bel segnale, così come il fatto che nessuno abbia lasciato il Consorzio nonostante il periodo difficile».

Magari qualche altra azienda potrebbe unirsi, con la prospettiva Coppa.

«L’Europa, vale a dire la BCL cui vogliamo iscriverci, costituisce un’importante vetrina per le imprese di respiro internazionale. L’argomento è in cima alla lista, ne parleremo al prossimo CdA. Si tratterà di reperire altre risorse, direi un 30-35% in più, per allestire una squadra competitiva. Tuttavia noto grande entusiasmo, credo che se si potesse indire un’assemblea dei soci in presenza non vedrei altro che braccia alzate di fronte alla proposta di crescere».

A proposito: peccato per l’assenza di pubblico, in una stagione così bella.

«La finale di Coppa Italia di calcio a Reggio Emilia con 4 mila spettatori sugli spalti ci offre delle speranze, a ottobre sarebbe bello ritrovare i nostri tifosi per vivere una nuova annata tutti assieme. Sono fiducioso».

Si parlava della squadra: lei chi confermerebbe?

«Tutti, in blocco, non ho dubbi. Come tifoso sono conservatore, se un giocatore se ne va ci resto un po’ male. Credo che in squadra ci siano delle potenzialità ancora inespresse, come quelle di Akele. Chillo e Imbrò sono stati i nostri pilastri, Logan lo conosciamo, Sokolowski e Mekowulu si sono rivelati delle piacevoli sorprese ed anche Russell ha giocato molto bene. In più abbiamo visto un ragazzo della provincia, Piccin, emergere e conquistare dello spazio: è una vittoria della nostra filosofia rivolta ai giovani. E vorrei sottolineare come per noi consorziati aver visto il gruppo lottare alla pari con la Virtus valga quasi come uno scudetto: basta ricordare che con lo stipendio di una delle stelle bianconere noi potremmo pagare l’ingaggio di quasi tutti i nostri giocatori».

Raggiunta l’Europa, vi restano altri obiettivi?

«Ovviamente confermarci a questo livello. Per vincere qualcosa, a esempio un titolo nazionale, ci vogliono altri presupposti, ma sognare non è proibito. D’altronde la stessa TvB è la concretizzazione di un sogno e il futuro appartiene alle nuove leve, a chi crede nella bellezza dei desideri». —

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