Novantotto anni fa l’ombra sul mito: il mistero della morte di Ottavio Bottecchia

Il campione di San Martino di Colle Umberto primo italiano a vincere il Tour del France nel 1924 e 1925, un mito del ciclismo dei pionieri, fu trovato agonizzante il 3 giugno 1927. La passione ciclistica della Marca deve tantissimo a lui

Mattia Toffoletto
Ottavio Bottecchia
Ottavio Bottecchia

Novantotto anni fa oggi 3 giugno. Ottavio Bottecchia, il campione di San Martino di Colle Umberto primo italiano a vincere il Tour del France nel 1924 e 1925 (un secolo fa), un mito del ciclismo dei pionieri, fu trovato agonizzante il 3 giugno 1927, sulla strada fra Cornino e Peonis, frazione di Trasaghis, in Friuli, zone abituali dei suoi allenamenti. Fu ricoverato all'ospedale di Gemona, morirà dodici giorni dopo il 15 giugno.

Una morte avvolta da sempre nel mistero. Dall'ipotesi dell'incidente a quella del malore, passando per l'aggressione fascista e l'omicidio per motivi politici. Tante storie si sono scritte sulla sua morte, tanti libri ha generato il suo mito. Bottecchia fu fra i primi grandissimi del pedale tricolore, infiammando gli anni del primo Campionissimo, Costante Girardengo, e del Trombettiere di Cittiglio, Alfredo Binda.

Quest'anno il Giro d'Italia ha ricordato Botescià (come lo chiamavano in Francia) con un traguardo volante a San Martino di Colle Umberto, nella tappa numero 15 scattata da Fiume Veneto e terminata ad Asiago.

La passione ciclistica della Marca deve tantissimo a lui. Il primo, importantissimo pezzo di storia lo firmò lui con le imprese in terra francese.

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