Tricolore, la rivincita di Pellizotti

BORGO VALSUGANA. La sete di riscatto, la voglia di rivincita, il desiderio di dimostrare: «Eccomi qui, sono sempre io, non sono cambiato». Non l'ha detto, ma l'ha pensato, Franco Pellizotti, in quei finali ed emozionanti mille metri del tricolore di Borgo Valsugana, quando gli sono tornati in mente tormenti e angosce degli ultimi due anni, culminati con la controversa squalifica per le anomalie nel passaporto biologico, scontata ad inizio maggio. A quasi 25 mesi dalla sospensione dell'Uci, alla vigilia del Giro 2010. Si è sempre professato innocente, il corridore di Bivbione residente nella Marca,aveva sperato di tornare dopo l'iniziale assoluzione del Tna, poi la condanna del Tas gli aveva sbarrato le porte. Fino a quando l'Androni di Gianni Savio ha deciso di puntare su di lui: è rientrato al Circuit de Lorraine, mentre ieri ha riassaporato la vittoria, trionfando in solitudine. Pellizotti è il nuovo campione italiano professionisti: «Chi mi conosce sa cosa posso aver provato in quell'ultimo chilometro», ha commentato un commosso “Pelli”, «Ho visto che avevo un bel vantaggio e gli ultimi 500 metri me li sono goduti, avrei voluto non finissero mai... E' stato bellissimo. Ringrazio l'Androni che ha creduto in me, dandomi la possibilità di essere qui. Negli ultimi due anni, abbiamo sofferto tantissimo: e lo dico al plurale, prendendo dentro tutta la mia famiglia».