Treviso torna sul mercato ma la scelta è limitata

TREVISO. La società fa capire tra le righe che al momento ogni ipotesi di mercato è buona: si va avanti così (poco probabile), si prende un giocatore definitivamente (quasi certo) oppure uno a gettone in attesa del rientro di Corbett (quasi impossibile). Opzione tre altamente improbabile in quanto Corbett, quando fra un mese o anche dopo scatterà la squalifica, potrebbe restar fuori sino al termine della stagione. Ergo bisogna trovare un sostituto e farlo in tempi possibilmente brevi, anche perché il calendario dopo Legnano manderà Treviso Basket ad affrontare due big come Verona e Mantova. E Corbett garantiva 18 punti, con il 64% da due, il 35% da tre, 3 rimbalzi, 2.2 assist in 31 minuti (era il giocatore più utilizzato da Pillastrini). Cifre importanti, rinunciarvi sarebbe tutt’altro che facile. La scelta del sostituto, come vedremo, è però limitata, e bisognerà tener conto anche del budget residuo: Treviso Basket avendo già tesserato due Usa adesso può ingaggiare solo un extracomunitario già vistato, cioè con almeno cinque partite giocate in Italia, o un europeo senza visto: per la prima eventualità già spuntati i nomi di Hasbrouck e Penny Williams, che comunque appaiono improponibili. Ultimamente, ad ottobre e novembre, nella pallacanestro si sono verificati altri due casi di atleti trovati positivi alla cannabis, entrambi in B: Alessandro Infanti di Cento e Jacopo Lucarelli di Livorno, che sono stati sospesi cautelativamente in attesa del provvedimento della Federazione. Se poi vogliamo chiudere con un sorriso, già stanno circolando delle battute sulla vicenda: Corbett ha preso troppo alla lettera lo slogan “Totalmente Dipendente”; ce l’avevano descritto come un gran tiratore ed ha mantenuto le promesse; una brutta faccenda che rischia di mandare tutto in... fumo. (s.f.)
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