Treviso Basket: stasera rientra il capitano

TREVISO. Rieccole. Treviso e Ferrara al Palaverde atto secondo, a 50 ore dal primo, dove come ha sottolineato coach Pillastrini la differenza è stata netta ma non nettissima e dove è stato confermato ciò che si sapeva anche prima, cioè che la De’ Longhi possiede l’arma più letale nei playoff, la panchina lunga, che conta come e forse addirittura più del quintetto, visto che fa la differenza quando si decidono le partite, nel terzo e quarto periodo. Tra le prime otto i buoni titolari li hanno tutti: non altrettanto le buone alternative. Chi le ha fa strada, vecchio assioma, a maggior ragione ora che si gioca dopo un solo giorno, al massimo due, di riposo. Senza contare che finalmente è previsto anche il rientro di Matteo Fantinelli, ovviamente non al massimo della condizione, ma già rivedere il capitano in campo è una notizia importante. Detto ciò, è ancora più evidente che ogni vittoria bisogna guadagnarsela, nessuno è disposto a regalare niente: proprio per questo stasera (ore 20.30, arbitri E. Bartoli, Capotorto e Pazzaglia, diretta su LNP TV) TvB sa che garadue potrebbe diventare tutta un’altra storia rispetto a domenica, se solo commettesse l’errore di sottovalutare minimamente l’avversario: per dire, è impensabile che stasera Hall si sblocchi dopo 16’. E sarà bene aspettarci tutta una Bondi diversa, che presumibilmente in queste ore avrà cercato di inventarsi qualcosa per mascherare la differenza dei valori. Ma cosa? «Secondo me stavolta staranno più attenti ai nostri tiratori» risponde Bernardo Musso, uno dei migliori in garauno e che evidentemente si sente parte in causa «ne abbiamo parecchi che possono segnare da tre, compreso un 4 come Antonutti. Quindi a mio avviso cercheranno di limitarci sui 6.75».
Voi invece non avete bisogno di inventarvi nulla.
«L’altra sera credo che abbiamo giocato una buona partita, dobbiamo solo continuare su questa strada, tenendo sempre presente che c’è sempre qualcosa da migliorare. In garauno abbiamo tenuto bene le loro bocche da fuoco principali, ossia Hall e Cortese, quest’ultimo magari un po’ meno. Senza naturalmente trascurare gli altri, per esempio Panni che ha dimostrato di segnare da tre. Insomma, qualcosa da aggiustare ce l’abbiamo anche noi».
Ciò che è assodato è che voi avete innumerevoli alternative, più che mai adesso col rientro del capitano.
«Lo sappiamo bene, la De’ Longhi è squadra dove tutti possono giocare: se uno non è in serata o è stanco ce n’è sempre un altro pronto a fare la sua parte, per cui l’importante è che il giocatore che entra riesca a dare il proprio contributo senza far mai calare l’intensità. Perché se sei in dieci puoi giocare 40 minuti allo stesso livello: noi abbiamo bisogno di tenere alto il ritmo, la nostra pallacanestro è fatta di corsa e rapidità, magari con qualche errore che può sempre capitare, ma è il ritmo la chiave di tutto il nostro modo di giocare. Inoltre sappiamo tutti il valore di Fantinelli, l’aspettiamo a braccia aperte: è un giocatore che sarebbe importante per qualsiasi squadra. E lui è un problema solamente per gli avversari».
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