Treviso basket, prima vittoria dell’anno: a Reggio Emilia finisce 88-89

La Nutribullet si sblocca dopo cinque sconfitte consecutive. Decisivo Abdur-Rahkman con 29 punti

Federico Bettuzzi
Un canestro realizzato da Pinkins della Nutribullet a Reggio Emilia
Un canestro realizzato da Pinkins della Nutribullet a Reggio Emilia

"Is there life on Mars?", cantava David Bowie oltre mezzo secolo fa. Di sicuro c'è vita per Treviso Basket e se l'88-89 del PalaBigi regala ossigeno puro alla Nutribullet, il merito è proprio di un Mars. Non del pianeta né del celebre snack: è Muhammad-Ali Abdur-Rahkman l'autore dei tre tiri liberi che a pochi secondi dal gong rompono il digiuno biancoceleste inaugurato oltre un mese fa e infine terminato.

Appare quasi un segno del destino che a mettere il punto decisivo sia proprio l'americano di passaporto saudita che lo scorso 5 ottobre fallì sulla sirena il potenziale canestro della vittoria contro Brescia. Ma la vita è fatta di corsi e ricorsi, di delusioni e vendette. E quella di Mars, il soprannome ormai conosciuto dell'ex Pesaro, viene servita in una umida serata autunnale su un parquet fino a quel momento stregato per la Nutribullet.

Treviso vince e lo fa cambiando volto.

E pazienza se DeShawn Stephens per la seconda volta consecutiva è deleterio e se Olisevicius davanti al suo vecchio pubblico non inquadra il canestro dall'arco. Treviso vince perché per la prima volta da inizio anno difende davvero.

Lo fa sul perimetro, nonostante Ragland più volte perda l'uomo nelle rotazioni. Lo fa in area, pur patendo molto il colombiano Echenique che maramaldeggia a piacimento. Lo fa a metà campo evitando il più possibile quelle transizioni che a Tortona, a Cremona, contro Napoli e contro Trieste erano state così dolorose.

Ci voleva poco, almeno a parole, per vedere una TvB diversa. Si è dovuto attendere il 7 novembre ma la lunga attesa è stata ripagata. Treviso vince recuperando: quando nella seconda metà del terzo quarto un indemoniato Barford mette il 62-57 ci si potrebbe attendere il peggio. Invece lottando e con enorme spirito di sacrificio la Nutribullet recupera, rosicchia, blocca la manovra offensiva reggiana.

I meritati applausi, oltre che al match winner, devono essere quindi tributati a Ciccio Pellegrino, che fa il possibile nel pitturato; a Matteo Chillo che si divide in due ruoli, accetta i cambi, colpisce dall'arco in pick'n'roll e si fa decisamente rimpiangere dal suo vecchio pubblico; a David Torresani che apparirà negli incubi di Troy Caupain a lungo con la sua capacità di difendere duro e di segnare in maniera inaspettata. Treviso è questa. Quella operaia che piace a coach Rossi, il quale aveva ragione a insistere.

Anche quando il veteranissimo Jamar Smith pare vanificare gli sforzi biancocelesti annullando quel 71-77 che nell'ultima frazione pareva beneaugurante. Calma e niente panico: TvB si è rialzata restando lucida e facendo ciò che serviva. Attaccare la difesa e muovere la palla, prima di tutto. Il risultato sono stati i falli a pioggia dei reggiani, incapaci di contenere Mars e soci. Certo, senza la fesseria di Ragland che sul +1 a mezzo minuto dal gong regala a Caupain la palla per il sorpasso UNAHotels (88-86 con gioco da 3 punti convertito), ci si sarebbe risparmiati il thrilling finale.

Per fortuna nemmeno in quel frangente la Nutribullet ha tremato.

Palla a Mars, ci pensa lui col quarto fallo di Luca Vitali che frutta ben 3 tiri liberi. Tutti a bersaglio, 88-89. Sul ribaltamento la difesa trevigiana toglie spazi sotto canestro così la tripla di Barford, sputata dal ferro, finisce in mano a Miaschi che subisce fallo.

Il ligure fa 0/2 in lunetta ma per una volta non importa. Perché il tempo della partita è finito, Reggio non può replicare, Treviso vince. E domani a Milano potrà giocare con la mente sgombra e le gambe un pochino più leggere.

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