Treviso Basket, che vittoria: Pesaro rimontata, la salvezza è a un passo

Incredibile parziale di 22-2 a cavallo tra terzo e quarto quarto: Banks e Iroegbu (25 a testa) segnano, Sorokas trascinatore: finisce 96-82
Silvano Focarelli

Ci voleva una serata a tinte fortissime, di quelle della serie "se non vinci sono cavoli non amari, di più". Treviso, in apnea da un mese, riemerge e tira il sospirone che tutti si auspicavano: la salvezza, non matematica ma almeno virtuale, visti anche certi altri risultati, gliela vogliamo concedere? Anche perchè, sull'orlo del baratro, e a un certo punto stava veramente sprofondando, stavolta la Nutribullet ha saputo tirarsi fuori utilizzando l'unica arma efficace in questi casi: un carattere grosso così, un cuore infinito, un coraggio che in particolare appartiene non da adesso ad un ragazzo da firmare a vita: Paulius Sorokas.

Poi naturalmente ci sono state altre cose: ad esempio la premiata ditta Banks-Iroegbu ne ha messi semplicemente 50 tondi tondi, ad esempio s'è visto Jantunen, e non solo lui, buttarsi letteralmente per terra per raccattare la palla, s'è vista la luce giusta accendere lo sguardo di un gruppo che ieri sera ha davvero mostrato di volerla a tutti i costi, questa benedetta salvezza. In ogni caso un successo che ha zittito ogni polemica prima del trittico proibitivo, cioè Milano, Bologna e Venezia, da affrontare adesso con animo un po' più sollevato: proviamo a pensare all'aria che sarebbe tirata fosse andata male...

Banks inizia con 11 di fila in 4'30" e senza errori, Cheatham con 6, ritmi folli, quasi che entrambe volessero scrollarsi di dosso la naturale tensione della serata. Treviso si prende un fulmineo +10 ma fa fatica a conservarlo se in difesa non chiude mai agli angoli, dove colpisce anche Gudmunsson, che sostituisce Daye (per scelta tecnica). Comunque la "garra" c'è, anche Jantunen fa muovere il punteggio: nel primo quarto Banks e Iroegbu ne mettono 21 su 27 (30 su 43 alla pausa lunga) e naturalmente servirebbero alternative. Zanelli becca un doppio colpo al naso e deve uscire (tornerà al 16'), qualche problema ce l'ha anche Ellis a cui Kravic prende un paio di rimbalzi in testa. Se poi TvB ne segna 2 nei primi 5 minuti del secondo quarto, perdendosi in troppi uno contro uno, è chiaro che Pesaro non può che risalire: 29-29 (Tambone da tre): insomma, il solito vizio di fare e disfare la tela pazientemente tessuta. E mancano sempre i canestri dei lunghi.

Il sorpasso, inesorabile, arriva al 16' con bomba di Cheatham (15 all'intervallo, 5/7 da tre), ovviamente liberato in uno degli angoli: possibile che lo schema non l'abbia ancora capito nessuno? Pesaro quindi resta pericolosamente attaccata, i nostri smarriscono idee e, soprattutto, circolazione di palla, adesso sì che è iniziata la vera guerra di nervi. E i nervi a fior di pelle inizia ad averli la Nutribullet, colpita dagli implacabili Chara e Tambone. Chi regge la baracca adesso, con Sorokas un po’ spaesato, è Jantunen ma il greco sembra davvero infallibile. Pesaro è a 4 falli in nemmeno altrettanti minuti della ripresa ma Treviso continua a sparacchiare da fuori, imbarca sempre più acqua (54-63 al 27'), sommersa dalla solita eccessiva frenesia, dal non capire che bisogna ragionare e non strafare. Quelli di Pesaro poi, Moretti compreso, la mettono davvero anche dal parcheggio del Palaverde, sembrano tutti baciati dalla grazia.

Poi qualcosa finalmente cambia, qualcuno nel buio trova l'interruttore e lo accende: è Sorokas, il guerriero di TvB: 12 punti di fila del redivivo lituano e la tripla di Zanelli bastano per pareggiare da -10 sul 71-71 (31'). Ma ora sono tutti "warriors": Jantunen due volte da tre griffa il sorpasso, l'antisportivo a Tambone dilata il break a dimensioni smisurate: 19-0, è il 35' (80-71). Chiaro che non sia finita qui.Alla Carpegna un po' di benzina è rimasta (84-78 al 37'), prosciugata un minuto dopo da Ike e Soro, che si inventano i tre triploni del 93-78. Dai che è fatta, dai che forse anche l'anno prossimo ci godremo questi spettacoli.

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