Treviso, a Istrana si gioca Doardo è il nuovo mister

Calcio Eccellenza. Ai biancocelesti via libera per il tesseramento di giocatori Oggi in panchina c’è Bianconi in attesa dell’insediamento della gestione Dondi
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 20.12.2015.- Calcio Venezia/Triestina. Doardo.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 20.12.2015.- Calcio Venezia/Triestina. Doardo.

TREVISO. Giovedì scorso il presidente Claudio Dondi ammetteva sfiduciato: «Visto che Nardin non si decide a sbloccare la situazione ad Istrana non potremo giocare, visto che gli juniores non li mandiamo di nuovo allo sbaraglio e non c’è modo né tempo per creare un’altra squadra». Tanto è vero che si voleva anche avvisare l’Istrana. Ma, poiché il Treviso quest’anno è una miniera inesauribile di sorprese, eccone una finalmente positiva, praticamente la prima, cioè che a Mestre, dopo aver scomodato persino Roma, i documenti invocati dal presidente Giuseppe Ruzza a quanto pare finalmente ci sono e perciò il Treviso in queste ore, tra juniores (che ieri hanno perso 2-1 con l’Istrana sul campo di Carbonera, ndr) e seniores, ha avuto il via libera per tesserare in tutta fretta un gruppo di giocatori in grado di affrontare gli "avieri" nella prima giornata di ritorno di Eccellenza. Si gioca alle 14.30 ed arbitra Stabile di Padova: il Treviso, che ha perso le ultime quattro partite, ricomincia dal sesto posto, cioè fuori dalla zona playoff, ad un punto dalla quinta, il Sandonà. In panchina siederà per l’ultima volta Paolo Bianconi, ma da lunedì la squadra sarà allenata da Paolo Doardo, che l’anno scorso guidò la Triestina in Serie D da fine dicembre al 9 marzo con la gestione alabardata del trevigiano Silvano Favarato. Doardo, vicentino, fu avvicendato da Roberto Bordin. Quelli della Liventina se lo ricordano bene, perché sulla panchina della Triestina c’era proprio Bordin nel playout perso che decretò la retrocessione dei trevigiani in Eccellenza. Quindi domenica prossima sulla panchina del Treviso ci sarà Paolo Doardo a guidare i biancocelesti contro la capolista San Giorgio Sedico. Niente nale come esordio. «Dei "vecchi" sono rimasti Sabatino e Ciccone, e sono già soddisfatto, più altri 6-7 che arrivano da categorie come C e D ed altrettanti juniores, insomma una mista» spiega Bianconi «ma bisogna stare attenti, il tempo a disposizione è poco e non dobbiamo commettere errori per non incorrere in squalifiche. E speriamo che la prossima settimana si torni alla normalità. Comunque se siamo finiti in queste condizioni la colpa è solo di Nardin».

Mister, già il fatto di poter giocare è un grande successo.

«Per come s’erano messe le cose sicuramente, vada come vada ad Istrana; su ciò che è successo finora mettiamoci una pietra tombale e torniamo a fare bene le cose. Vorrei mettere in chiaro una cosa: io non ho assolutamente perorato la mia causa, giustamente la nuova dirigenza avrà scelto un suo uomo. L’unica cosa che chiedo al club è finire bene il nostro campionato Primavera e l’anno prossimo essere al centro del progetto per ricostruire un buon settore giovanile. Il biglietto da visita di ogni squadra deve essere il vivaio, però fatto in casa, non preso da altre società».

Torniamo ad Istrana: che modulo pensa di impiegare?

«Io sono fedele al 4-4-2, con gli esterni che attaccano ma anche difendono, in questo modo ti difendi in sei e poi riparti. Devo dire che anche quando giocavano solo gli juniores, a parte i risultati, la squadra teneva bene il campo, ma è evidente che per lavorare in un certo modo bisogna essere in una ventina, non in 11 o 12».

Silvano Focarelli

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