Super LaPina: terza granfondo d’Italia

Il numero uno non è stato assegnato: è di Andrea Pinarello. Lui di granfondo ne ha viste 15, dopo averla inventata con il fratello Fausto e un gruppo di amici nel 1997 per dedicarla ai 75 anni di papà Giovanni. Saranno in 4.040 (più i 450 della Gourmet, ma le iscrizioni sono aperte anche stamattina), di cui 272 donne, oggi a correre per Andrea: in sella quasi tutta la famiglia, comprese l’amata consorte, Gloria Piovesan Pinarello, e la pargoletta Anna Andrea che purtroppo ha conosciuto papà solo nei filmati. Parteciperanno alla pedalata Gourmet. Ma Andrea resta sempre presente, perché il numero dei ciclisti iscritti a LaPina Cycling Marathon numero 17 lo rievocano in molti aspetti: è scomparso a 40 anni, era nato il 4 maggio e per questo oggi la sorella Carla partirà (per la prima volta dopo 17 edizioni) con il numero 4. «L’anno scorso gli iscritti erano 3.999» fa osservare Carla Pinarello «quello che mancava per fare conto tondo era proprio Andrea». Andrea è diventato un logo, una fondazione di beneficenza per i bambini malati di cuore grazie al braccialetto a forma di catena, ed è presente su tutte le maglie e i completi della granfondo che ora è diventata la terza in Italia per importanza: Corvara,Cesenatico e Treviso che batte anche Roma. Grazie alla famiglia Pinarello che oggi vuole la rivincita dopo la giornata da tregenda in occasione della tappa del Giro d’Italia corsa sotto la pioggia battente che ha tolto la passione in diretta sul traguardo di piazzale Burchiellati. Ma portare a Treviso 4.040 ciclisti da ogni parte del mondo (Filippine, Argentina, Nuova Zelanda, Sud Africa, Giappone, Korea, Canada, Usa e Colombia è già un grandissimo successo.
Ieri la città era invasa dai ciclisti, molti dei quali accompagnati dalle famiglie. Un indotto per il turismo che non ha eguali. Fausto Pinarello, presidente della Cicli Pinarello Spa, del Team Granfondo e del Comitato LaPina, gongola: «La granfondo è una grande festa all’insegna del ciclismo» spiega Fausto Pinarello «è l’evento che porta più persone a Treviso in un solo weekend, non c’è altro sport in città capace di attrarre così tanta gente che ha l’occasione di scoprire il territorio e visitare la città. Un risvolto turistico di questo bellissimo sport che non va assolutamente sottovalutato. Anzi, a questo proposito invito ufficialmente il sindaco Giovanni Manildo a dare lui stesso il via alla 17esima La Pina Cycling Marathon anche come segno di benvenuto agli oltre 4.000 ciclisti che da tutto il mondo raggiungeranno piazza del Grano».
A pedalare lungo i due tracciati (medio 118 chilometri, lungo 171 chilometri) saranno numerosi i volti noti agli appassionati del ciclismo pedalato e non: Berzin, Puccio, Bruno, Visconti, Van der Velde, Chechi, Zorzi, Pittin, Bruseghin, Greco, Maujro Benetton, Storti (del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, De Biasi, Pasqualin, Marangoni, Zanette, Paolo e Luca Favaro, Goppion e Gianni, Renis e Mara Mosole. Al via gli XI di Marca al completo con a capo Roberto Della Pietà, presidente della Holding Pinarello, Varisco, Raccamari, Rossi e Bettiol.
Ci sarà anche una sezione riservata ai commercialisti e verrà assegnato il tricolore architetti ed ingegneri.
Sandro Bolognini
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