Stile Libero Preganziol, quando la forza sta nel settore giovanile

E' probabile che Carlotta Nencha, 14 anni, la più piccola del gruppo, non sia riuscita a godersi le gesta di Giusy Malato e Tania Di Mario. E' plausibile che Rossella Vecchiato, 29 anni, la più esperta della squadra, abbia tifato invece per quel mitico Setterosa che conquistò l'oro olimpico ad Atene 2004. Ma molte di loro erano bambine quando l'Italia impazziva per le «leonesse» della pallanuoto. Le ragazze dello Stile Libero Preganziol hanno infatti un'età media molto bassa, fra i 17 e 18 anni: c'è chi arriva dal nuoto o chi magari si è formata alla Mestrina, dove la tradizione in questo sport è più radicata. Hanno concluso il campionato di serie B al terzo posto: a comporre il girone cinque formazioni, la vittoria è andata alla Bentegodi Verona davanti all'Aquaria Piove di Sacco.  «Il bilancio è molto positivo, anche perché le ragazze si erano trovate, inaspettatamente, catapultate in B - osserva l'allenatore Gianadrea Capo - Avrebbero dovuto disputare la serie C, come l'anno precedente, ma sono venute a mancare le squadre e questo torneo è stato cancellato. Sono soddisfatto della crescita che il gruppo ha evidenziato da inizio campionato, in una realtà più competitiva».  La società è legata alla Polisportiva Terraglio con sede a Mestre, dove lo stesso Capo ha allenato, per cinque anni, le giovanili. «Avevamo ragazze di Preganziol e dintorni, ma anche un paio in prestito dalla Mestrina e altre due che venivano da Peseggia - aggiunge - Ma la nostra forza risiede nel vivaio: ci sono ben 15 atlete under 14».  Si cerca di fare promozione, sfruttando anche il bacino della Mestrina che milita in A/2 e quello del disciolto Mogliano. «La pallanuoto aiuta a crescere e fare gruppo. E stiamo lavorando sodo proprio con le giovani, per consolidare la tradizione anche a Preganziol». (mat. to.)