“Sparta”, un progetto per creare campioni

Allenamenti multidisciplinari per i baby di 5 società. Obiettivo: migliorare gli atleti con il confronto
Frigo Treviso Rugby Tarvisium promozione partita in piazza
Frigo Treviso Rugby Tarvisium promozione partita in piazza

TREVISO. L’intento è di immediata comprensione: capire l’impatto che può avere la multidisciplinarietà sui bambini, valutare come sport apparentemente diversi e inconciliabili possano essere d’aiuto per quello praticato abitualmente. Un vantaggio tecnico, ma anche formativo. Se ne sente parlare spesso, negli ultimi anni è diventato un tema ricorrente anche ad alto livello: quante volte Davide Cassani, commissario tecnico del ciclismo, ha evidenziato i benefici che può avere il professionista che in gioventù ha praticato pure pista o mountain bike? A Treviso, da qualche tempo, la poliedricità è diventata realtà. Un progetto-pilota che interessa 30 bimbi nati nel 2006, sei per ciascuna delle cinque società dell’associazione “Sparta”, che hanno messo a disposizione le strutture e deciso i 12 appuntamenti. Sono Treviso basket, Judo Treviso, Tarvisium rugby, Danza Insieme e Atletica Villorba. Piccoli rugbisti che si dilettano con il judo, danzatori che provano il basket, un gruppo eterogeneo che cresce attraverso il confronto. L’iniziativa è denominata “Sparta Extra” - il gruppo contempla altre società, fra cui la Gymnasium, che un domani potrebbero unirsi ai cinque pionieri – e prevede allenamenti collegiali ogni 10 giorni con sedi itineranti. «Vogliamo verificare se stimoli motori differenti possano aiutare l’atleta in pieno sviluppo, se dal confronto possa scaturire un miglioramento», osserva Enrico Zanchetta, presidente del gruppo “Sparta” e allenatore di minirugby alla Tarvisium. Ma la multidisciplinarietà serve anche a indirizzare verso lo sport più adeguato per struttura fisica e indole, scongiurando magari abbandoni precoci. «Per la lezione di judo, abbiamo proposto esercizi motori che introducono alla caduta, evento comune a qualsiasi disciplina», evidenzia Alessandro Esposito, Judo Tv, «Ma abbiamo puntato anche sull’aspetto educativo». Mattia Toffoletto

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