Spada, De Marchi d’oro anche a squadre
Scherma. Coppa del Mondo in Germania, la castellana spadroneggia con la Cagnin

TREVISO. Un weekend da sballo, da sogno, da favola. Di quelli che hai sempre desiderato e che ti permettono di cancellare dubbi e passaggi a vuoto del recente passato. Eleonora De Marchi spadroneggia in Coppa del Mondo Under 20 di spada a Laupheim (Germania): sabato l'oro individuale, ieri il bis nella prova a squadre. Prima l'impresa di misura sulla russa Anastasia Soldatova, con la compagna di sala Alessandra Segatto ad applaudirla dal gradino meno nobile. Poi il trionfo di un'incollatura sulla Francia (41-40), suggellato dalla poliziotta di Treville, rintuzzando il tentativo di rimonta di Camille Nabeth, che nell'ultimo assalto recupera quattro stoccate e s'impone 15-11. L'epilogo perfetto di un film, quello del riscatto cercato a tutti i costi dall'oro iridato Cadette 2014. L'edizione numero 50 dell'Uhlmann Cup - la cifra tonda diventa ciliegina, mai banale Eleonora - doveva incoronare una sola reginetta: ci sono momenti in cui la forma viaggia a mille, la testa funziona benissimo e il copione prevede che tutto vada nella direzione più gradita. Le transalpine avevano provato a spezzare l'incantesimo, non ci sono riuscite (45-32 in semifinale alla Russia, 38-37 ai quarti sulla Romania). E Laupheim, 21mila abitanti nel Baden-Württemberg, ora eletta a giardino della 19enne di Scherma Treviso, può godersi il primo squillo stagionale del nostro quartetto Juniores, vice campione del mondo e oro europeo in carica. Altra doppietta per la spada trevigiana: con Eleonora festeggia l'altra castellana Beatrice Cagnin (Lame), che nel penultimo match (3-1) aveva assicurato il decisivo +5 su Nabeth e socie. «Mi sento ripagata per tutti gli sforzi che sto facendo e ho sempre fatto», afferma Eleonora, che condivide la gioia pure con Federica Isola e Alessandra Bozza, «Ora ritrovo un po' di fiducia in me stessa dopo la brutta stagione dell'anno scorso. Sto lavorando bene e i risultati si vedono, però la strada è lunga e c'è ancora tanto da fare». Il primo successo in Coppa - l'ultimo di una trevigiana risaliva al dicembre 2014 e l'aveva firmato Erica Cipressa a Lione nel fioretto U20 - merita una dedica extra-large: «A tutte le persone che hanno creduto in me, quando anche le cose non andavano»
. (m.t.)
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