Sorelle Paladin rivali in gruppo «La separazione è positiva»

CIMADOLMO. «All'inizio la separazione l'avevo presa male, ma in realtà è servita a entrambe. Ci ha permesso di trovare nuovi stimoli. E, in ogni caso, non potremmo mai farci battaglia. Abbiamo caratteristiche troppo diverse: lei passista, io scalatrice. Sì, ora spero che il salto di qualità tocchi a me». Asja Paladin ha appena firmato la maglia verde di migliore scalatrice al Giro di Campania, prima classifica vinta in una gara a tappe. Ha chiuso pure seconda nella tappa più dura, a San Nicola La Strada (Ce): nello sprint a due, l'ha battuta solo l'esperta Dalia Muccioli. La 22enne della Top Girls Fassa Bortolo, già seconda a San Giorgio di Perlena e terza a Breganze, potrebbe imitare il percorso della sorella maggiore Soraya, che l'anno scorso, fra maggio e giugno, diede una sterzata decisa alla carriera. Le Paladin hanno 16 mesi di differenza e per la prima volta corrono in squadre diverse: Soraya s'è accasata in inverno all’Alé Cipollini e vanta già un terzo al Liberazione. «Ci siamo incrociate solo a Cittiglio, Fiandre e a Roma. Facciamo altri programmi», precisa. E il distacco, parola di Asja, si sta rivelando proficuo. «Cerco la prima vittoria, al Campania ci sono andata vicino due volte», confida, «Non solo sabato, già venerdì m'avevano ripresa all’ultimo chilometro». Fidanzata con Michele Scartezzini, bronzo con il quartetto ai Mondiali, non ama però i tondini: «Mai salita su una bici da pista». La prossima settimana sarà nei Paesi Baschi, poi s'allenerà a Livigno. Il clou fa rima con Giro: «La tappa finale del Vesuvio. La concorrenza è forte, spero di finirla nelle 10». Di mezzo ci sarà ancora la Campania. (m.t.)
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