Sollievo Imoco, il ginocchio di Egonu non preoccupa

Mirco Cavallin / CONEGLIANO
Un po’ di sudore freddo lo hanno avuto tutti domenica, quando Paola Egonu ha chiesto il cambio per un fastidio al ginocchio sinistro.
«Fortunatamente – spiega Marco Da Lozzo, preparatore atletico della Prosecco Doc Imoco Conegliano – non era nulla di cui preoccuparsi. Ci toglieremo tutti i dubbi con ulteriori accertamenti, ma ci rassicura il fatto che la giocatrice per prima non abbia più accusato dolori dopo essersi seduta in panchina. Paola era tranquilla e ha proseguito coi suoi impegni senza problemi». Domenica sera ha partecipato alla festa di laurea di Raphaela Folie, insieme ad alcune delle pantere e altre giocatrici, oggi sarà a Cologno Monzese negli studi televisivi di Mediaset per condurre la puntata de “Le Iene” su Italia 1.
«Egonu non è solo una pallavolista e bisogna tenerne conto. Quel problemino al ginocchio non è nuovo, si era verificato anche nella Final Four di Coppa Italia 2020; lei lo conosce e per questo sa bene quando è il caso di fermarsi. Anch’io ho pensato inizialmente ad una lesione muscolare, le ho portato del ghiaccio, poi i fisioterapisti sono intervenuti subito; domani si aggregherà alla squadra, che invece riprende con il lavoro di pesi già oggi pomeriggio». Con l’infermeria affollata (Fahr pronta a febbraio, Sylla non prima di dicembre, De Gennaro fermata da un polpaccio dolorante, Plummer sulla via del rientro) la gestione della squadra e delle partite si è complicata più del previsto, anche perché tempo vero per riposare non ce n’è. «Di fatto tutte le giocatrici della nazionale hanno avuto o stanno avendo problemi, perché stanno lavorando quasi ininterrottamente da giugno; chi ha cominciato il raduno ad agosto, sta pagando lo sforzo di questa prima fase e le assenze delle compagne. La squadra però è forte lo stesso, come hanno dimostrato le vittorie raccolte finora».
I risultati infatti sono impietosi per le avversarie: la Supercoppa in bacheca, il primo posto solitario in classifica dopo appena quattro giornate e un solo set concesso sui sedici disputati, anche se spesso, molto più che in passato, finiti punto a punto. In più, a conferma che, con assenze più o meno lunghe, sta emergendo il valore del gruppo, c’è il dato sul premio di Mvp, mai andato due volte alla stessa pantera: Courtney, Vuchkova, De Gennaro, Egonu, Omoruyi rappresentano ciascuna un ruolo diverso, età ed esperienze differenti. Le loro qualità sono emerse con chiarezza assieme al gioco corale, che però non è ancora ai livelli migliori, anche a causa delle defezioni patite in questo primo mese di attività. Eppure Conegliano vince e le altre arrancano: i prossimi due impegni (a Monza sabato sera e contro Busto sette giorni dopo) saranno bei banchi di prova, stavolta senza altri impegni infrasettimanali a spezzare il ritmo in palestra. I pensieri e gli sforzi sono rivolti al recupero di tutte le infortunate e poi al Mondiale di metà dicembre, prossimo trofeo in palio; nelle prossime settimane c’è in vista il simbolico ma prestigioso record assoluto di vittorie consecutive. Non sarà un’ossessione, ma ne mancano solo cinque per superare il Vakifbank: cedere il passo ora sarebbe davvero un peccato. —
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