Sirena si candida al consiglio «Combattiamo l’abbandono con competizioni mirate»

TREVISO

L’abbiamo visto festeggiare gli allori dei talenti della sua sala: da Eleonora De Marchi a Elisabetta Bianchin. L’abbiamo visto adoperarsi per la fusione con i dirimpettai delle Lame Ettore Geslao: missione centrata nell’estate 2019. E l’abbiamo visto perorare la causa di una nuova sede: da settembre, in attesa che si concludano i lavori alla palestra Coni, ha trovato posto in un capannone in zona Strada Ovest. Andrea Sirena, presidente di Scherma Treviso, cerca sempre di alzare l’asticella. E la nuova sfida è di natura politico-federale. Si è infatti candidato consigliere nella cordata che fa riferimento all’aspirante presidente nazionale Michele Maffei, quattro volte medagliato ai Giochi.

Le elezioni della Federscherma si svolgeranno in marzo: competitor di Maffei sarà Paolo Azzi, attuale vice del presidente uscente Giorgio Scarso. «Vogliamo cambiare mentalità al movimento», riassume Sirena. Che poi evidenzia alcuni punti del programma: «Intendiamo capire perché siamo la disciplina più medagliata alle Olimpiadi, ma, a dispetto dei contributi percepiti, non incrementiamo gli iscritti. Vogliamo combattere l’abbandono precoce, troppi a 20 anni non hanno più motivazioni: partecipano alle gare nazionali, ma trovano subito i primi del ranking e vanno a casa già al girone. Non è giusto, le trasferte sono costose: bisogna pensare a competizioni di livello medio mirate su di loro. E assicurare pure più tutele ai maestri».

Sulle competizioni, c’è pure un’altra idea: «Bisognerebbe individuare alcune strutture di riferimento nelle varie regioni, in cui poter concentrare le gare. Operazione che consentirebbe d’invogliare gli sponsor. E i Comitati Regionali dovrebbero contare su più autonomia economica». —

Mattia Toffoletto

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