Sara ambasciatrice del karate europeo

Cardin, missione a Washington tra esibizioni e diplomazia

TREVISO. Un tour de force per la campionessa mondiale di karate, Sara Cardin, sia a livello sportivo che istituzionale. Infatti, dopo il trionfo agli Europei di Montpellier (Francia) nella specialità kumite, la campionessa trevigiana è andata a rappresentare lo sport italiano a Washington, in occasione delle “Giornate delle ambasciate europee aperte”. Poi al suo rientro, si è trasferita a Bibione dove è stata la testimonial, e partecipante, alla tappa della Fisherman's Friend StrongmanRun. Sara, con l'appellativo di “regina ed icona del karate Europeo”, coniato dalla WKF al termine della finale europea, è stata invitata, per il secondo anno consecutivo, nella sede dell'ambasciata italiana a Washington. Un galà durato tre giorni, aperto da un meeting serale nella residenza del responsabile militare italiano colonnello Rodolfo Sganga, con gran parte del corpo diplomatico delle varie ambasciate. La campionessa, dopo essere stata presentata, ha raccontato in inglese la sua storia sportiva al cospetto degli addetti militari di Germania, Giappone, Regno Unito, Norvegia, Svezia, Olanda e poi dei rappresentanti di US army JAG, Office Of the Secretary of the Army e altri Army Officers and Diplomats. Il giorno successivo, raccontaa Sara Cardin, c'è stato un call office con l'ambasciatore d'Italia a Washington, il veneziano Armando Verricchio coniugato con la trevigiana Micaela Barbagallo. Insieme al diplomatico, la karateka ha avutouna conversazione informale parlando del karate e del territorio trevigiano visto che l'ambasciatore e la moglie, in uno dei loro tour italiani, hanno apprezzato particolarmente una cena in un agritrismo di San Bartolomeo di Piave. Ma si è parlato anche di sport, visto che c'è una concreta possibilità che il karate entri tar le discipline olimpiche a Tokio 2020. Il giorno dopo, la campionessa ha partecipato alla giornata Embassy Open Day con più di seimila visitatori: «Mi sono esibita con cadenza oraria nel centro dell'androne, alternandomi con il Washington Ballet del coreografo Mimmo Miccolis, rimanendo a disposizione di quanti avessero voluto provare qualche rudimento di karate o solo fare una foto o per un autografo. Ed è stato meraviglioso esibirmi di fronte ai visitatori di tutto il mondo assieme alle eccellenze italiane, tra cui l'astronauta Roberto Vittori». Altro viaggio intercontinentale per raggiungere l'Italia dove l'attendeva la prima tappa della Fisherman's Friend StrongmanRun 2016, sia come ospite d'onore ma anche in qualità di partecipante, per dimostrare che si può essere una asso nel proprio sport ma condividerne anche altri. Spettacolare il percorso di 10 km: 50 metri di corsa in mare, 3,5 km su asfalto, 4,5 su terreno sterrato e 2 sulla sabbia, valevole come tappa “Sprint”. La partenza è stata data via Delfino, con un tempo limite di 2 ore per tagliare il traguardo, dopo avere superato i 16 ostacoli previsti, 8 ad ogni giro. Schiuma, fango, dune di sabbia, balle di fieno, pneumatici, il passaggio in mare e il nuovo ostacolo della StrongmanRun italiana: il “Brooks Extreme Grid”, 8 vasche piene d'acqua coperte da 16 reti metalliche. Al termine Sara commenta: «Sono molto felice di aver partecipato a questa bellissima gara, è stato troppo divertente correre insieme a tanti partecipanti mascherati nei modi più strani: Wonderwoman, Spiderman e tanti supereroi insieme a pirati, marinai e, addirittura, banane. Davvero complimenti agli organizzatori e alla creatività dei partecipanti. Ho ritrovato in questa competizione il divertimento, la grinta e la sportività che c'è nel mio adorato karate».

Marino Silvestri

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso