Santarelli, esordio-bis da head coach

VILLORBA. Forse in pochi lo sanno, ma domenica per Daniele Santarelli non è stata la sua prima volta da capo allenatore di una formazione della marca trevigiana. Infatti il folignate prima di approdare a febbraio del 2014 alla Robur Tiboni Urbino come vice allenatore, era arrivato a Castelfranco come allenatore della serie D maschile. Da allora ha conquistato due scudetti, sempre al fianco di Davide Mazzanti. «Onestamente i primi 5 minuti son stati traumatici un po' per tutti, sia per noi dello staff che per le giocatrici in campo e questo ha condizionato sicuramente i primi scambi. Ma la coesione del gruppo e la professionalità di tutte le atlete ci ha permesso di portare a casa il risultato anche senza Davide in panchina» ha spiegato Santarelli «Io dal canto mio mi sono gustato la gara a pieno, mi son divertito e le ragazze son state eccezionali, per questo non posso che ringraziarle. In questi tre anni ho sempre sentito la fiducia di Davide, per questo son convinto che non abbia avuto dubbi sul fatto che fossi in grado di gestire la squadra. Ieri tutto ha potuto funzionare al meglio perché dietro c'è una società importante, uno staff importante e un gruppo maturo e compatto». Considerando il non facile approccio psicologico alla gara, nel match contro il Club Italia, Ortolani e compagne hanno dato un forte segnale di compattezza di squadra, anche se forse il muro non ha funzionato alla perfezione. «In questo momento a muro facciamo un po’ di fatica in più con squadre dove le schiacciatrici non attaccano altissime, che l’opposto, infatti la Egonu che attaccava palla alta siamo riusciti a contenerla al meglio. Di sicuro è un aspetto su cui dobbiamo migliorare, ma si tratta solo di limare qualche dettaglio» ha commentato il vice di Mazzanti, che si è soffermato ad analizzare la prestazione dei Paola Egonu, astro nascente della pallavolo italiana. «Credo che Egonu sia una delle attaccanti più forti se non la più forte del nostro campionato. Per certi aspetti è una giocatrice incontenibile, forse per la sua giovane età ha il difetto di non avere tanti colpi in attacco e di essere ancora molto imprecisa. Di sicuro lei all'inizio forse non pensava di avere di fronte una squadra che lavorasse così bene nel muro-difesa e ha fatto un po' di fatica. Poi hanno iniziato a giocare con una palla morbida che per le sue doti fisiche è perfetta e in quel momento abbiamo iniziato a faticare un po’, ma nel complesso le ragazze sono state brave a contenerla».
Contro il Club Italia tra le file delle Pantere si è rivista in campo dopo più di 20 giorni di assenza Carolina Costagrande che Santarelli ha gestito in maniera misurata facendola rientrare in clima partita. «Carolina sta molto molto meglio e in settimana si era allenata sempre con la squadra rispondendo molto bene alle diverse sollecitazioni. Ovviamente l'intento nel match era di inserirla piano piano come abbiamo fatto con le rotazioni dietro. Credo che questo suo ritorno sul taraflex sia stato per lei uno step importante, anche perché ha saputo farsi trovare pronta. Ieri avrebbe potuto anche giocare in prima linea, ma ho preferito non rischiarla». Nel campo dell'Imoco anche se solo a sprazzi si è tornati ad ammirare la Tomsia di Montichiari, Santarelli spiega la sua prestazione «Berenika veniva da qualche giorno di riposo a causa di un problema alla gamba che ha influito fortemente su una delle sue doti atletiche e fisiche principali, il salto. Considerando la quantità di allenamenti svolti, ha disputato una buonissima gara dove ha avuto un buon atteggiamento in attacco, in battuta, anche in difesa».
Andrea Valonta
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