Riese e Montebelluna una stagione dura con molti infortuni

TREVISO. Classifica cortissima in questa C Gold. Infatti, la lotta salvezza diretta/play out e playoff sarà una sfida che durerà fino agli ultimi 40’ della stagione. E se al vertice, dove Oderzo guarda tutti dall’alto, abbiamo la squadra di Steffè che fa coppia con Padova (a quota 24 punti), poi Bam (20 punti) e ben 4 formazioni a 18 punti (Pordenone, Trieste, Murano e Bassano), dalla metà in giù la situazione è quasi speculare. Troviamo, quindi, l’ultimo posto disponibile per i playoff occupato da Corno di Rosazzo (16 punti), Riese e Codroipo (14), Caorle a braccetto con Verona (12) e un cluster di team a 10 (Montebelluna, Mirano e Jesolo).

«Siamo dentro alla nostra tabella di marcia, per ambire a traguardi più alti e staccare le posizioni più basse», ha detto coach Mirco Camazzola, tecnico di The Team Riese, che va avanti «con il senno di poi ci sono cose che avremo potuto fare in maniera diversa, come certi approcci, vedi l’ultima a Verona. Dobbiamo migliorare ed essere consapevoli dei nostri mezzi».

I bianconeri hanno pure subito qualche infortunio quest’anno (Lorenzin, De Bortoli e, ultimo, il pivot Carlesso), cosa che “non deve essere un alibi” per il coach.

Situazione simile al Frassetto, con i delfini un po’ più in basso, ma che già hanno effettuato il turno di riposo. «È un campionato veramente difficile, nel quale escono pure alcuni risultati che non ti aspetti», sono le parole del vice biancoblù, Simone Zamuner. Monte come Riese, ha subito qualche stop fisico di troppo durante questi primi mesi. «Per sopperire, abbiamo avuto bisogno di inserire in qualche allenamento dei ragazzi dell’under 18, che sono stati bravi, ma ovviamente il livello non è quello dei senior», ha continuato Zamuner, in riferimento ai ko stagionali di Gobbo, Galiazzo, Zecchin e Pozzobon (a dicembre).

Chissà se uno dei primi verdetti arriverà proprio nel derby tra le due, in programma alla 27° giornata (il 29 marzo). Per ora la testa è alle sfide contro Codroipo (Riese) e Mirano (Monte). —

Luca Verlato

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