Quinto, Gigi Beghetto se n’è andato

QUINTO
«Alla fine a prevalere è stato il buonsenso: devo operarmi all’anca sinistra e anche la destra non è ben messa. A 39 anni non è il massimo, le mie assenze saranno più delle mie presenze. Ho lasciato tre settimane fa, è giusto ufficializzarlo». Chissà perchè Gigi Beghetto, ex capitano del Treviso e poi direttore sportivo del Quinto, incolpa solo la salute. A noi risulta che ci siano anche problemi di convivenza con la dirigenza dell’Union. Glielo diciamo. «Sì, ci sono divergenze a livello di idee e quando non sei più in linea, non è il caso di creare problemi.Ma la vicenda dell’anca è stata decisiva».
Gli chiediamo allora se sia vero che i mal di pancia dello spogliatoio quintino vengano da stipendi non corrisposti. «Che sia un periodo di difficoltà economiche è vero, ma non solo per il Quinto credo. Sono giorni difficili. Ma di preciso non so che dire: sono già tre settimane, ripeto, che sono fuori. Resto convinto, comunque, che pur non navigando nell’oro si sia fatto tutto il possibile per allestire una squadra che può competere per l’obiettivo principale, ovvero per la salvezza. E mi auguro che questo si concretizzi al più presto, perchè l’Union Quinto se lo merita. Non ci ha dato una mano la fortuna: qualche infortunio di troppo, la stagione di qualche atleta interrotta bruscamente, ma spero proprio che questo non pregiudichi il risultato finale».
E’ vero che Beghetto se n’è andato perchè il presidente era molto... pressante? «Penso che la società farà tutto ciò che può per finire bene la stagione...».(a. f.)
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