Pugno da un avversario, il coach ritira la squadra

NERVESA. Un fallo di reazione a gioco fermo. Gli insulti. Una squadra che se ne va dal parquet, a partita in corso. Incontro sospeso. C’è stata un bel po’ di confusione a Nervesa domenica, dove si giocava la partita di basket fra la squadra del posto e il Valbelluna. In campo ragazzi under 14. La cronaca del match vede il Valbelluna costruirsi un buon margine di vantaggio e controllare gli avversari, fino al terzo quarto.
Mancano due minuti alla sirena quando uno dei ragazzi del Valbe colpisce con una manata in faccia, o un pugno a seconda della ricostruzione, un giocatore avversario a gioco fermo (gli arbitri lo avevano fermato per un altro fallo). Il coach del Nervesa Mauro Lovadina, seguito dal suo vice Nicolò Cesca, hanno quindi deciso di portare negli spogliatoi i suoi giovani cestisti non portando a termine la partita poiché il gesto non era stato punito dagli arbitri nonostante il pubblico lo avesse notato. Oltre al pubblico presente, il gesto è stato visto da un dirigente della Pallacanestro Nervesa. «Dopo che un nostro giocatore è stato raggiunto da un gesto molto violento e visto che nessuno, né gli arbitri e l’allenatore del Valbelluna sono intervenuti, il nostro coach Mauro Lovadina ha deciso di portare la squadra in spogliatoio», confermano dalla società. Subito dopo l’accaduto è arrivato anche il presidente della Pallacanestro Nervesa Mario Parolin, assente al momento dello scontro. Il massimo dirigente conferma la linea: «Abbiamo fatto rientrare i giocatori negli spogliatoi perché noi non insegniamo ai nostri ragazzi ad aggredire mai gli avversari. Mentre gli altri giocavano in modo decisamente aggressivo».
«L’allenatore dei nostri avversari ha iniziato ad insultarci, a proferire minacce», racconta invece il coach della squadra bellunese Andrea Gaggioli. «Il nostro giocatore ha fatto un fallo pesante, di reazione, e non avrebbe dovuto. Forse aveva battibeccato con il suo avversario, non lo so. In ogni caso ha esagerato. Però la reazione dell’allenatore del Nervesa è stata davvero spiacevole. Cose così mi lasciano sconcertato, non fanno proprio parte del mio bagaglio sportivo», continua Gaggioli. «E ad un certo punto ha fatto rientrare la sua squadra negli spogliatoi dicendo che non avrebbe continuato a giocare contro di noi».
Ma per il Nervesa al contrario il ritiro della squadra è stato ritenuto necessario proprio perchè il coach bellunese avrebbe incitato i suoi a un gioco eccessivamente aggressivo.
Andrea Dossi
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