«Penso già alle Olimpiadi A Tokyo dovrò superarmi»

Margherita Panziera si gode l’oro nei 200 dorso e le altre quattro medaglie «Il Covid? Non mi sono mai abbattuta. La dedica? Al moroso Alessandro»
Mattia Toffoletto

/ MONTEBELLUNA

L’Italnuoto a trazione rosa, il moroso Alessandro e il cagnolino Argo, il Covid e il pensiero ai Giochi. Il Day-after di Margherita Panziera è un turbinio di emozioni, prima di lasciare Budapest ci riassume la rassegna che le ha permesso di alzare ancora l’asticella.

Panziera, cosa cambia dopo un Europeo da cinque medaglie (e oro-bis sui 200 dorso)?

«Nella mia carriera, nulla. Budapest è stata solo un passaggio verso l’Olimpiade».

Che prospettive per Tokyo?

«Arrivare nella migliore condizione possibile. Una bella gara sui 200, magari migliorando il personale».

Un nuoto a forti tinte rosa: sul gradino più alto siete salite lei, Quadarella (tris) e Pilato. Un aggettivo che accomuni tutte e tre?

«Siamo ragazze determinate, che hanno voglia di far fatica e dare sempre il massimo».

Dediche per una trasferta da favola?

«Alle Fiamme Oro e Aniene. A tutto lo staff. Mi hanno permesso di allenarmi al meglio anche in una situazione difficile. Ma un pensiero va pure a mio moroso Alessandro Baffi che mi ha aiutata negli allenamenti e in questa settimana di gare».

Il risultato che l’ha sorpresa di più?

«Forse i 50 dorso, ma anche i 100 della seconda finale. Tempi molto buoni per il periodo».

A proposito: ha dichiarato che non meritava l’argento sui 100 dorso…

«Credo che le gare non si debbano ripetere due volte: avrebbe dovuto rifarla solo la svedese Hansson, partita due secondi dopo. Sono stata comunque contenta per l’opportunità, perché la prima finale l’avevo gestita male. Nella seconda versione ho imparato dagli errori ed è andata meglio. Sul piano morale, non è stato però giusto per la Toussaint: è più velocista, fa più fatica di me a nuotare due volte i 100».

Com’è stato tornare a un grande evento dopo due anni?

«Strano, ma nel contempo mi è parsa la cosa più normale del mondo».

Come ha affrontato il Covid, che l’aveva colpita in autunno?

«Da ogni situazione bisogna trovare il lato positivo. Non mi sono abbattuta per il momento di pausa, ho colto l’opportunità per riposarmi e concentrarmi su quello che mi fa stare bene: ora sono molto più serena, riesco ad allenarmi meglio».

Ci racconta del fidanzato?

«Alessandro s’allena con me a Roma: ho trovato l’anima gemella, mi dà serenità e sicurezza. Mi ha fatto diventare una persona nuova».

Il cagnolino apparso sul maxi-schermo dopo l’acuto sui 200?

«Si chiama Argo, un barboncino nano. Lo tiene mamma a Montebelluna». —

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