Panathlon, il “pres” Contento passa il testimone a Vidotti

Passaggio di consegne al Panathlon Treviso. Si chiude il quadriennio targato Roberto Contento, ma l'investitura sul successore c'è già. L'indicazione è stata data, spetterà all'assemblea del 25...
TREVISO 02/02/06 INTERVISTA ROBERTO CONTENTO FURTO IN VIA DEL MOZZATO
TREVISO 02/02/06 INTERVISTA ROBERTO CONTENTO FURTO IN VIA DEL MOZZATO

Passaggio di consegne al Panathlon Treviso. Si chiude il quadriennio targato Roberto Contento, ma l'investitura sul successore c'è già. L'indicazione è stata data, spetterà all'assemblea del 25 novembre ratificare la staffetta: dal 2014, toccherà ad Andrea Vidotti, co-titolare dell'agenzia di comunicazione Idee Europee e manager di sportivi, fra cui il discesista azzurro Christof Innerhofer, guidare i panathleti del capoluogo. Contento ha tracciato un bilancio della presidenza («Rimasi perplesso, quando nel novembre 2009 ricevetti la proposta via sms dal predecessore Prando Prandi, ricordo che mi trovavo in Sudafrica. Dopo quattro anni, ho capito le ragioni della nomina») e rievocato i momenti più significativi nel pranzo di fine mandato al ristorante “Faloppa” di San Martino. Prima di cedere il testimone a Vidotti, darà vita ad altre due serate: il 25 ottobre, la curiosa “Cena con delitto” a Castelbrando, che riunirà i Panathlon di Oderzo-Motta, Vittorio, Pieve di Soligo, Castelfranco, Montebelluna, San Donà e Bassano; quindi il 9 dicembre, in Ghirada, i premi annuali: “Una vita per lo Sport” e Fair Play. Contento ha motivato così la scelta del futuro timoniere: «Serve dare un messaggio di gioventù e rinnovamento», commenta, «Il Panathlon l'ho spesso definito “Gerathlon”. Non deve essere solo celebrativo, ma proiettarsi anche sul futuro. Un problema del Panathlon, ma dell'Italia in generale. Bisogna guardare avanti, occorre dare una sferzata». E perciò, ha deciso di non proseguire: «Inizialmente, non ero così felice di fare il presidente, poi mi sono reso conto dell'importanza del ruolo. Oltre però non riesco ad andare, occorre rinnovare e dare nuova linfa. La strada l'ho tracciata, adesso l'onere passa ad altri». Non ha dubbi sulle serate più emozionanti del quadriennio: «Quando nel 2011, riformammo la staffetta Vanzetta-De Zolt-Albarello-Fauner, oro olimpico a Lillehammer '94. Ma anche l'incontro con Giuseppe Gentile, mio compagno di stanza all'Acquacetosa fra 1966 e 1968». All'epoca dei Giochi norvegesi, Contento era capo missione e segretario generale Fisi. (m.t.)

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