Nutribullet, giovani d’oro «C’era Buzzavo, classe 2003 in marcatura su Hines....»

verso il futuro
È il momento dei giovani in Treviso Basket. Un po’ per scelta, un po’ per obbligo come sabato a Casalecchio, negli ultimi giorni si è vista sul parquet una bella schiera di ragazzi dai 18 anni in giù, a parte Casarin, tutti usciti dal settore giovanile di TvB, che partecipa con tre squadre ai tornei di Eccellenza (under 15, 16 e 17), Regionale e Provinciale e lavora in collaborazione con la Benetton Basket di Paolo Pressacco. Il responsabile delle giovanili biancoblù è Paolo Sfriso. «Io e Alessio Collanega (responsabile amministrativo, ndr) stiamo lavorando proprio per creare un bacino molto più vasto rispetto alla città di Treviso, che possa cioè essere rappresentativo di tutta la Marca. Devo dire che in tal senso la nostra società è sempre attenta e disponibile».
A Bologna TvB aveva più giovani che titolari.
«Mentre li guardavo pensavo che questi ragazzi, Faggian, Vettori (che con Poser ieri era all’All Star Game degli under, ndr) e compagnia, sono passati dal campionato under 16 direttamente ad un match contro gente di Eurolega. Purtroppo la loro crescita da un anno e mezzo a questa parte è stata bloccata dalla mancanza di partite, per cui una valutazione è sempre difficile. A vedere Alessandro Buzzavo, classe 2003, marcare Hines mi veniva da sorridere. E comunque sono arrivati a segnare 60 punti a Milano quando Pesaro ne aveva fatti 51 a Venezia. L’Armani fra l’altro ha onorato il basket non regalandoci nulla, secondo me questi nostri giovani sono stati fin troppo bravi».
Inoltre affrontare in partite vere certi campioni qualcosa te lo fa imparare sempre.
«Assolutamente. È stato un impatto emozionale: per i nostri ragazzi, oltre a tutti gli allenamenti a Sant'Antonino con i titolari di serie A, ai quali partecipano come aggregati, è stato qualcosa di indimenticabile, a prescindere dal livello che poi raggiungeranno».
Tra l'altro tutti, meno Buzzavo, hanno segnato almeno un canestro.
«Avranno senz'altro registrato la partita per rivedersi...».
Il vostro lavoro qualche soddisfazione ve la dà».
«Spero di sì, spero soprattutto di poter dare ai nostri giovani la chance di raggiungere il massimo che gli permetteranno le loro possibilità. Poi si sa che dipende dal talento ma anche dalla voglia di lavorare. E chissà che un giorno, come si auspica Paolo Vazzoler, dal tunnel del Palaverde esca un capitano trevigiano. Così lui potrà ritirarsi...». —
Silvano Focarelli
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