Nella ’fatal’ Verona il Milan si riscatta e torna al successo

VERONA
Le difficoltà non fanno paura al Milan che passa nettamente al Bentegodi. E la fatal Verona, quest'anno, diventa non solo amica ma tappa fondamentale per tenere accesa la speranza d'Europa ma, vista la prova in riva all'Adige, anche quella scudetto. Il Milan passa di superiorità, lasciando sfogare i gialloblu di Juric e poi colpendo in maniera cinica, quasi chirurgica. Il Milan lascia al Verona il possesso palla ma impedisce ai veneti di alzare i ritmi della gara. Un atteggiamento da squadra matura, che conosce la propria forza. Oltre a Ibrahimovich, Pioli deve rinunciare a Calhanoglu, Mandzukic e Bennacer, Rebic e Theo Hernandez che non va nemmeno in panchina.
La gara sin dall'avvio è tattica. Brividi per Pioli: errore di Tomori che appoggia male di testa per Donnarumma ma Lasagna non riesce a mandare in rete. Replica immediata: Calabria serve, dalla fascia destra, un cross perfetto per Leao ma l'attaccante rossonero, di testa, non inquadra la porta. Palla alta, sospiro di sollievo per Juric che si arrabbia con i difensori. A rompere gli equilibri ci pensa una palla da fermo. Punizione per il Milan. Sul pallone va Krunic. L'ex Empoli calcia in maniera perfetta e non lascia scampo a Silvestri.
In avvio di ripresa il Milan congela il match con l'immediato raddoppio. Azione di squadra della formazione di Pioli che si conclude perfettamente con Dalot: il portoghese fa cadere a terra Ceccherini con una finta e poi trafigge Silvestri per lo 0-2 rossonero. Il Verona non ha la forza per riaprire la gara e il Milan dimentica l’1-1 con l'Udinese ritornando a correre verso l'Europa. E senza i protagonisti più attesi. Ma Pioli ha costruito un grande gruppo. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso