Mondiali di volley, Conegliano batte l'Osasco e vola in finale con Scandicci

Dopo un inizio tutt’altro che sereno contro la formazione brasiliana, le pantere invertono la rotta al termine del secondo set e archiviano la semifinale del Mondiale al quarto. Domani, 14 dicembre, alle 20.30 la finale con Scandicci 

Mirco Cavallin
La festa delle pantere con al centro Zhu Ting dopo un punto andato a segno
La festa delle pantere con al centro Zhu Ting dopo un punto andato a segno

 E derby sia. Il titolo iridato 2025 se lo contenderanno le campionesse in carica di Conegliano e Scandicci. Le due formazioni italiane, già finaliste a maggio della Champions League e avversarie per lo scudetto 2023, si troveranno di fronte domani alle 20.30 per il trofeo mondiale. Sarebbe il trentesimo titolo per le pantere, il terzo per le toscane.

Nella storia del torneo è solo la seconda volta che si trovano di fronte in finale club della stessa nazione. Era successo due anni fa con le turche Eczacibasi e Vakifbank.

Conegliano vuole succedere a se stessa e raggiungere nell’albo d’oro il Vakif, Scandicci proverà ad imitare Milano che due mesi fa ha avuto il merito di sfilare la Supercoppa dalle mani delle gialloblù.

Il sestetto di Santarelli è quello ormai consueto. Tra le padrone di casa spicca l’opposto argentino Cugno, top scorer del torneo. Si capisce che l’Osasco è l’avversaria più ostica della settimana iridata e che ogni errore pesa il doppio rispetto alle giornate precedenti. Sul 16-19 Santarelli prova a mettere ordine, ma è la ricezione di Gabi a creare problemi nelle metà campo di Conegliano.

Il muro gialloblù non riesce ad adeguarsi alla velocità delle brasiliane che allungano 19-23. Un paio di errori danno respiro a Conegliano, che, senza più videocheck a disposizione, non può ricucire su un salvataggio buono di Gabi. Il muro di Mayhara toglie alle pantere il primo set del Mondiale.

Le gialloblù tornano in campo con maggiore precisione sulla prima linea. Haak e Zhu firmano il 9-7, ma subiscono un parziale di 1-6 in cui entrano in punti di Baird e Cugno e l’ennesimo errore in battuta di Lubian. Il cambio di ritmo atteso e sperato, in primis dalle stesse pantere, non arriva e Conegliano deve lottare anche contro la sfortuna e il nastro che aiuta due volte al servizio l’Osasco (13-17).

Anche le brasiliane sono meno precise, ma hanno un contrattacco più efficace. E’ illusorio il recupero fino al 18-19. Le bordate di Cugno sono un incubo per la seconda linea di Conegliano. Un paio di servizi potenti di Adigwe dimezzano lo svantaggio e ridanno fiducia alla squadra. Nella rimonta col parziale di 7-1 che chiude il set pesano anche le basse percentuali delle padrone di casa.

La torcida arancio-nera è assordante, anche quando Conegliano ritrova la sua faccia migliore. Il terzo set parte al fulmicotone (8-3) con Lubian protagonista in attacco e una ricezione che mette la palla finalmente in testa a Wolosz a fil di rete.

Le pantere rischiano meno in battuta e riescono a sistemare la fase di muro-difesa (17-12). Gabi si prende tutti gli applausi dei connazionali sulle tribune, con colpi da antologia che chiudono velocemente il set. L’Osasco non ritrova più la garra iniziale ed è molto più sfilacciato nel gioco. Conegliano, pur pagando ancora troppo col servizio, copre meglio il campo e alza i ritmi dei suoi schemi (11-5). Le pantere ritrovano il loro volto migliore (esclusi i 17 errori in battuta sui 31 totali) e mandano un messaggio chiaro a Scandicci. Sul tetto del mondo ci voglio rimanere loro.

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