Mestre vietata, ira Treviso I supporter: «È assurdo»

Calcio Eccellenza. Gli ultrà della Curva Di Maio puntano il dito contro le autorità «Decisione ingiusta per non affrontare il problema». Cavallin: «Noi nel mirino»
Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini.26/01/2015 Empoli ( Italia).Empoli - Udinese.Campionato di Calcio Serie A TIM 2014 2015 - Stadio "Carlo Castellani".Nella foto: l'allenatore Andrea Stramaccioni..Photo LaPresse - Jennifer Lorenzini.26 January 2015 Empoli ( Italy).Sport Soccer. Empoli - Udinese.Italian Football Championship League A TIM 2014 2015 - "Carlo Castellani" Stadium .In the pic: coach Andrea Stramaccioni
Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini.26/01/2015 Empoli ( Italia).Empoli - Udinese.Campionato di Calcio Serie A TIM 2014 2015 - Stadio "Carlo Castellani".Nella foto: l'allenatore Andrea Stramaccioni..Photo LaPresse - Jennifer Lorenzini.26 January 2015 Empoli ( Italy).Sport Soccer. Empoli - Udinese.Italian Football Championship League A TIM 2014 2015 - "Carlo Castellani" Stadium .In the pic: coach Andrea Stramaccioni

TREVISO. Com’era prevedibile, il divieto dell’Osservatorio per i tifosi del Treviso di seguire la loro squadra a Mestre ha scatenato il malumore e le polemiche dei tifosi biancocelesti. E magari anche del club veneziano, che ci rimette a livello di incasso. È come se qualcuno avesse sottratto dalle mani dei nostri supporter una gustosa caramella che aspettavano da mesi e che si stavano mettendo in bocca. E quindi i commenti non hanno tardato ad arrivare. Gli ultras della Curva Di Maio lo hanno fatto tramite un comunicato. «Al di là del forte rammarico dato dal non poter seguire la nostra squadra in una partita così sentita ed importante, rimaniamo sconcertati per l'oggettiva infondatezza di tale decisione. Tale divieto infatti non si basa su precedenti specifici o effettivi rischi, ma è figlio della mancata volontà di assumersi le proprie responsabilità da parte degli organi preposti a garantire la sicurezza in occasione di manifestazioni sportive. È assurdo vietare una partita di Eccellenza, con una ridotta cornice di pubblico e che avrebbe visto arrivare da Treviso un numero non certo ingestibile di tifosi. Riteniamo quindi che le autorità competenti abbiano deciso di eliminare il problema piuttosto che affrontarlo, intraprendendo così una scorciatoia pur di non svolgere il proprio lavoro. Ribadiamo infine il grande sconforto per non poter sostenere così come sempre ed ovunque i nostri colori, causato da chi, pur di non assumersi le proprie responsabilità ed adempiere il proprio dovere, ha svilito la nostra passione». Ciò che indispettisce (e che francamente nessuno riesce a comprendere) è la disparità di trattamento: al Tenni infatti i tifosi mestrini ebbero libero accesso e, per inciso, grazie anche al prodigarsi del Calcio Treviso non successe nulla, a parte le reazioni per la sceneggiata di Gnago. Anche Claudio "Caio" Cavallin, il capo storico della curva sud, ha qualcosa da dire. «Mi dissocio totalmente da questo provvedimento. Con quale principio è stato preso? Che i tifosi del Treviso sono più pericolosi di quelli della Mestrina? Ma per favore. La rivalità? Quella c’è anche con Montebelluna, con Castelfranco, con altre piazze. Non meritavamo assolutamente di essere esclusi e ne siamo veramente infastiditi». Si ha la sensazione che dai fatti di Cassola voi siate nel mirino. «La nostra tifoseria non ha nulla di violento e pericoloso, anzi è migliore di tante altre. Il problema è che non è possibile che una città come Treviso stia ancora fra i Dilettanti, dove ci muoviamo in tanti e ci accolgono piccoli campi sportivi inadeguati: ci starebbe stretta anche la D, figuriamoci l’Eccellenza. Ed a Mestre saremmo andati molti più del solito».

Silvano Focarelli

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