Mazzer, il calcio di precisione È il giramondo del footgolf

Nel football di Marca è un volto noto, ha giocato tra i dilettanti e adesso è l’allenatore del Fontanelle Ma la nuova passione gli regala grosse soddisfazioni. Tra un mese scatta la stagione, tappe all’estero

TREVISO. Finora è già stato a Cambridge, Amsterdam, Ginevra e Parigi per confrontarsi con i migliori giocatori europei di footgolf. Palcoscenico che si è conquistato grazie alla convocazione nella Rappresentativa italiana di questa disciplina. Lui è Fabio Mazzer, volto noto del calcio dilettantistico locale. Dal novembre 2015 allena il Fontanelle, attuale capolista nel girone G di Prima categoria, e in precedenza ha guidato l'Eclisse Careni Pievigina vincendo un campionato (in un decennio di carriera da mister, le sue squadre si sono sempre piazzate in zona playoff). Da un paio d'anni l'ex centravanti di Sacilese, S. Polo, Opitergina, AsoloFonte ed Eclisse, cresciuto nel settore giovanile del Vicenza e prima ancora del S. Vendemiano (insieme al compaesano Alex Del Piero), fa la spola tra i rettangoli verdi del calcio a 11 e i campi da golf. Qui infatti trova sfogo la nuova passione che gli sta regalando grosse soddisfazioni, essendosi piazzato anche nella "top 15" del ranking europeo. A spiegare cosa sia il footgolf è lo stesso Fabio Mazzer: «Si tratta di uno sport in grossa espansione, ormai in Italia ci sono più di mille giocatori che lo praticano. Abbina la forza alla precisione. In sostanza ha lo stesso concetto del golf, ma si usano il pallone e i piedi invece della pallina e della mazza. È stato portato nel nostro paese poco meno di 5 anni fa da Leonardo Decaria, presidente nonché fondatore dell'associazione nazionale che si chiama Aifg. Ero andato a vedere una seduta di gioco insieme ad un amico e mi è piaciuto». «Oltre al campionato italiano che frequento da due stagioni, esiste anche un circuito continentale, al quale ho iniziato a partecipare l'anno scorso confrontandomi con i giocatori più forti d'Europa. Si viene convocati in Rappresentativa nazionale e si partecipa alle tappe più importanti: sono stato ad Amsterdam, Parigi, Ginevra e Cambridge, oltre alla tappa italiana che si è tenuta a Udine. Tra un mese inizia la stagione 2017 e ripartiranno tutte le classifiche, con il calendario che uscirà oggi. So già che in giugno tornerò in Olanda e a Parigi. Nel gennaio 2016 sono stato convocato per i mondiali in Argentina, ma per impegni di lavoro non ho avuto la possibilità di andarci. Nello scorso dicembre invece ho ritenuto opportuno rinunciare al viaggio a Marrakech, dove si decretava il giocatore più forte d'Europa (un olandese), visto che in quegli stessi giorni il Fontanelle che alleno doveva disputare una partita molto importante contro la vicecapolista Santa Lucia Susegana».

Trasferte quindi ben più impegnative di quelle che possono offrire i campionati calcistici regionali a cui siamo abituati. «Ho giocato fino a 35 anni senza mai avere il tempo per fare nuove esperienze. In quest'ultimo periodo invece mi sono ritagliato più spazio, e grazie al footgolf ho avuto modo di viaggiare e conoscere nuove realtà. Spero di avere altre soddisfazioni anche in futuro».

Alberto Zamprogno

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