Marco e Matteo, «batman» tra i pali
I due portieri del LoviSpresiano imbattuti da nove gare consecutive

IMBATTUTI. Da sinistra i due portieri del LoviSpresiano Marco Comisso e Matteo Cagnato A destra un’azione di gioco degli spresianesi
SPRESIANO.
Pronto, parliamo con la squadra che non prende gol da 720 minuti? «Sono 810. Nove partite per novanta minuti, cari miei, matematica. Non fidatevi delle voci vaghe dei siti internet, venite dal produttore della notizia. Ottocentodieci più i recuperi, che non ci siamo nemmeno curati di quantificare». Il vicepresidente Giuseppe Lucchetta se la gode un po', ma poi mette le mani in tasca e para eventuali colpi: «Sempre che il fatto di scriverne non porti pegola, naturalmente». Ma come, se di siti internet ha parlato lui... Lucchetta, vice di Francesco Zanatta, si gusta il momento d'oro del suo LoviSpresiano, primo in classifica nel girone P di Seconda, non prende gol (e quindi non perde) da quel maledetto 4-0 rimediato, nella settima di andata, contro la Suseganese. Da allora, 9 i gol fatti e 0 quelli incassati. Tanto da fare della porta della squadra spresianese il «tabù» assoluto del calcio dilettantistico veneto. Finchè dura, certo, ma perchè porre limiti alla provvidenza? Se la società gonfia il petto, lo fanno doppiamente i due portieri: Marco Comisso, 25 anni, fisioterapista a Bidasio («da dipendente, eh?!»), e Matteo Cagnato, 20 anni, magazziniere da pochi giorni. Marco e Matteo, come gli evangelisti. Meglio: «Marco e Mattio», come come i due eroi stralunati che danno il titolo al libro di Sebastiano Vassalli, si dividono la titolarità del record: Marco ha fatto la saracinesca per 7/9, poi si è fatto male e gli è subentrato, degnamente, il più giovane Matteo, che per due partite ha detto no agli attaccanti avversari. Insomma, lo Spresiano non passa agli onori della cronaca solo per gli occhi pesti (pestati) di un avversario. Domenica, a dire il vero, c'è l'OlmiCallalta, che all'andata aveva vinto. Ma le ali dell'entusiasmo possono fare miracoli. «Noi due abbiamo fatto il nostro dovere - dice Comisso anche a nome del collega - ma quando non si prendono gol il merito è di tutti. Comisso, nonostante l'età, è già un portiere di lungo corso. Questo è il primo anno al LoviSpresiano, ma alle spalle ci sono Ospedaletto, Silea, OlmiCallalta e CasierDosson. «Sì - ammette - è vero: ormai i nomi delle squadre sono così lunghi che si fa fatica a pronunciarli». In effetti anche quello del LoviSpresiano è la somma... di tre squadre. Dei due ragazzi è strafiero Luciano Bettin, l'allenatore dei portieri, che fatica a trattenere la gioia alla fine di ogni match «a rete intonsa». Fiero naturalmente anche Marco, che di questo record detiene la fetta più consistente: «La cosa che un po' mi dispiace è che la mia morosa non ha visto nessuna di queste partite a porta inviolata - racconta -. Lei non è un' appassionata di calcio, un po' protesta perchè la domenica non sto con lei e, soprattutto, non ha nessuna voglia di prendersi 'na barcata di freddo e pioggia per vedere me in calzamaglia in mezzo a due pali. Io invece mi diverto: la mia maglia preferita è quella rosa-Buffon. Mi porta fortuna e finora l'ho cambiata solo una volta, quando abbiamo incontrato una squadra con i colori... incompatibili. Ma non è solo la maglia a farmi da feticcio: tutta la muta, per ora, è "non cambiabile": si lava e si rimette, finchè va così bene». Certo, assurgere agli onori della cronaca stando in Seconda categoria, non è da tutti. E allora Marco ci tiene a rendere omaggio al suo portiere-modello: «Mi piace stare tra i pali e parlare con la difesa, come Frey, ma se devo spendere il nome di un esempio grandissimo, dico Julio Cesar, dell'Inter, anche se adesso non sta giocando». Domenica c'è l'OlmiCallalta in casa. Il LoviSpresiano ha due punti di vantaggio sugli avversari e sulla Fulgor Trevignano. Bisogna vincere, naturalmente, per conservare il primo posto. Ma bisognerebbe anche vincere senza prendere gol, giusto per non cancellare questo piccolo grande record. Se interessa, la porta spresianese, tra quelle del Veneto, sta davanti a quella del veronese Arbizzano. In chiave provinciale, invece, ad inseguire (ma 300 minuti sotto) c'è il duo dei portieri del Castagnole, Manfrin-Corcetto, con 440'. Sono 334, poi, i minuti da imbattuto di Paolo D'Este, tutore della porta del Pro Mogliano.
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