Magaton, mister da record Ottavo anno al Salvatronda

CASTELFRANCO

Altro che crisi del settimo anno. Il matrimonio tra il Salvatronda e l’allenatore Stefano Magaton è destinato a durare anche per l’ottava stagione consecutiva. Il tecnico dei castellani, in carica dal novembre 2013, manterrà quindi il record di “longevità” tra le 95 formazioni trevigiane dalla Serie D alla Terza categoria. Nessun allenatore, infatti, siede da più tempo sulla stessa panchina. Pur tra le mille incognite che avvolgono il futuro del calcio dilettantistico, il direttore sportivo Simone Graziotto ha affermato che c’è la volontà di entrambe le parti - società e mister - di proseguire il rapporto di collaborazione con la prima squadra, che milita nel girone F di Prima categoria. A confermare l’intenzione di rimanere in biancorosso è lo stesso Magaton, classe 1971, che risiede in paese. «Escludendo una parentesi al San Floriano, in carriera ho sempre allenato il Salvatronda a partire dal 1999. Prima nel settore giovanile e poi, dal 2013, in prima squadra. In quella stagione la società si trovava in Seconda categoria e io subentrai in autunno (al posto di Francesco Chiappetta, ndr). Grazie a una lunga serie di risultati positivi vincemmo il campionato, salendo in Prima. Da allora abbiamo sempre centrato la salvezza, senza mai ricorrere ai playout. Restare così a lungo sulla stessa panchina richiede sia una capacità di trovare costantemente nuovi stimoli, sia una stima reciproca con la società, che peraltro ha una struttura snella, con il presidente Eugenio Bilibio, il direttore generale Franco Caon e il diesse Simone Graziotto. Inoltre fare qualcosa per la squadra del proprio paese è motivo d’orgoglio per me. Con i ragazzi, alcuni dei quali li ho allenati ai tempi delle giovanili, si è creato pure un rapporto di amicizia fuori dal campo, mentre in allenamento e alla domenica c’è il giusto distacco allenatore-giocatore».

«Quest’anno siamo riusciti a creare davvero un bel gruppo» riprende il tecnico «prima che il campionato venisse interrotto per l’emergenza sanitaria, stavamo anche offrendo un buon calcio, con risultati soddisfacenti. C’era infatti l’idea di poter agganciare la zona playoff nelle rimanenti otto giornate. Speriamo di mantenere la stessa rosa nella prossima stagione. Intanto i nostri ragazzi, a conferma delle loro qualità umane prima ancora che tecniche, hanno donato le multe calcistiche alla protezione civile per fronteggiare l’emergenza» conclude Stefano Magaton, che alla domanda su quale sia l’allenatore che apprezza di più, risponde: «Per la cura dei dettagli nella preparazione delle partite, mi piace molto Allegri. Nel mio piccolo e con le dovute proporzioni, cerco di preparare le gare con la stessa attenzione».—

Alberto Zamprogno

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso