L’incontentabile Santarelli «Tanti alti e ma brutti bassi Questo non mi sta bene»

Il coach:«Quando facciamo solo il compitino ci complichiamo la vita» Wolosz: «Dal secondo parziale abbiamo spinto a mille fino alla fine» 

VILLORBA

Per Sara Fahr in un anno è cambiato tutto. Da centrale di talento al Bisonte Firenze ad mvp nella semifinale scudetto vestendo la maglia dell’Imoco, ad appena 19 anni. «Non pensavo avrei trovato tutto questo spazio in questa stagione. È anche merito delle mie compagne, se non avessi la loro fiducia non potrei giocare così», sono le parole della centrale azzurra. «Nel primo set Scandicci ci ha messo un po’ difficoltà, ma poi siamo riuscite a spingere al massimo. Ci sono ancora alti e bassi, ma quando diamo il 100 per cento sappiamo che non c’è storia. Il coach si arrabbia molto quando ci vede abbassare la guardia, e ha certamente ragione», aggiunge la toscana. Ma Scandicci anche ieri si è depressa in breve tempo stando dall’altra parte della rete: «può esserci un aspetto mentale, anche perché vedono che noi ci divertiamo. È difficile giocare contro una squadra così, lo so bene. Perché l’ho vissuto l’anno scorso quando ero al Bisonte. Ora però è diventato vietato fermarsi». —

f.c.

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