Leoni in salsa veneta per sfatare il tabù dei falchi pescatori

Solo un dato, che però fotografa bene la differenza di qualità nei rapporti fra i club esteri e le rispettive federazioni. Gli Ospreys, ora che il Sei Nazioni è fermo, hanno visto tornare a disposizione sei nazionali, fra cui le stelle Dan Biggar e Rhys Webb (quest’ultimo oggi toccherà le 100 presenze in maglia nera); il Benetton manco uno. Ne consegue che Marius Goosen ha dovuto fare miracoli, attingendo a piene mani tra i suoi sette permit, due nel XV e quattro in panca, grazie a quella solidarietà veneta mai come stavolta da benedire, altrimenti col cavolo che ne avrebbe avuti 23 da schierare. Situazione che si commenta da sola: qualcuno ha qualcosa da dire in merito? Questa partita a Swansea cade in un momento molto particolare, dopo una settimana ricca di chiacchiere, speranze, illazioni; da qui alla fine la squadra dovrà fare i conti con le voci di mercato, prepariamoci all’addio a tanti nazionali; e ancora non si conosce quale sarà il prossimo campionato dei Leoni. Però oggi c’è un’altra battaglia da sostenere, e quando si entra in campo ogni altro pensiero svanisce.
«I miracoli li ha fatti Munari trovando tutti quei permit», scherza il coach, «anch’io ringrazio Mogliano e Padova, in effetti senza di loro in 17 non avremmo potuto giocare. Brunel vuole allenare lunedì avendo tutti a disposizione, magari se si giocava di venerdì o sabato chi lo sa…».
In queste condizioni non avrete proprio nulla da perdere.
«Ma per noi sarebbe comunque importante fare una buona partita ed esprimerci al meglio: non solo per noi ma per la società, la città, i tifosi. Ad ogni modo sono soddisfatto di come ci siamo allenati, ci presenteremo abbastanza bene».
Bisogna fare i conti con un’aria quasi da smobilitazione.
«È sempre difficile. Noi dello staff proviamo a far stare i ragazzi concentrati sulle cose da svolgere, facciamo il nostro lavoro. Io sono pagato per allenare il Benetton, chi non c’è non mi interessa, conta chi c’è; ma vale anche per la squadra. Poi è naturale che si parli del mercato, siamo tutti professionisti ed ho giocato anch’io: oggi lo stipendio ce lo paga Treviso, domani si vedrà. Ma io e il mio staff siamo certo orgogliosi dell’interesse che ci dimostrano i grandi club europei, i ragazzi si sono impegnati tantissimo negli ultimi anni per essere all’altezza della situazione».
Steve Tandy, l’altro coach, non cade nel tranello di considerarla una gara scontata.
«Treviso sarà un ostacolo piuttosto duro, dovremo essere brillanti come nel successo 10-7 contro Ulster».
Per il Benetton partono titolari due Marchiol, Bacchin e Swanepoel, già autore di una meta contro gli Scarlets; per Filippucci presenza celtica n. 50, Ambrosini finalmente nel suo ruolo di mediano di mischia.
Brendan Williams avrà il biancoverde per la 246ª volta, -2 dal sesto posto assoluto occupato da Maci Perziano. Tra i Falchi Pescatori, che aspirano ai playoff, Dan Biggar è secondo in Pro 12 fra i marcatori, mentre al Liberty Treviso finora ha rimediato sei sconfitte in altrettante partite.
Si gioca a: Swansea, Liberty Stadium, ore 17 italiane.
Ospreys: Davies; Hassler, Spratt, Beck, Natoga; Biggar, Webb; Bearman, Lewis, Ardron; King, Peers; Jarvis, Baldwin, Bevington. A disp. Dwyer, D. Jones, Suter, R. Jones, Baker, Habberfield, Morgan, Dirksen. All. Tandy
Benetton: Berquist; Nitoglia, Pratichetti, Bacchin, Williams; Ambrosini, Semenzato; Filippucci, Swanepoel, Loamanu; Van Zyl, Bernabò; Fernandez-Rouyet, Sbaraglini, Muccignat. A disp. Ceccato, Acosta, Di Santo, Maistri, Tveraga, Sarto, Menniti-Ippolito, Di Bernardo. All. Goosen
Arbitro: Phillips (Irlanda)
Media: differita su Italia 2 alle 23.40
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