Leonardo e la dinastia Munari «Ora i campionati Under 20»

VALDOBBIADENE. Lo sci nordico è questione di famiglia, in casa Munari a Valdobbiadene. Ma ora il diciannovenne Leonardo si è preso un bel vantaggio nella sfida di casa con papà Paolo e il fratello diciassettenne Riccardo: sabato 11 e domenica 12 gennaio scorsa infatti ha vinto un titolo (in tecnica libera) e una medaglia d’argento (tecnica classica) ai campionati italiani 10 km cittadini (riservati a club di pianura). «Ho messo gli sci che ero piccolino», racconta Leonardo, «direi già a 3 o 4 anni, e appena possibile ho cominciato a fare anche gare. Ho cominciato subito col fondo, che mio papà ha sempre praticato, e sempre con i colori dello sci club Valdobbiadene di cui è vicepresidente. Queste ai tricolori cittadini sono le medaglie più importanti finora vinte, anche se da cucciolo ho vinto la fase regionale del Trofeo Lattebusche».
Con il tempo stai migliorando anche le prestazioni. Come lo spieghi?
«Da quest’anno mi sono concentrato solo sul fondo, mentre fino all’anno scorso giocavo anche a rugby con il Montebelluna, con tre allenamenti alla settimana: non era facile fare tutto bene, compresa la scuola (frequenta l’ultimo anno dell’istituto tecnico, ndr), e quindi ho fatto una scelta. Questa decisione mi permette di allenarmi meglio: due volte alla settimana sulla neve a Falcade, gli altri giorni in palestra e il fine settimana le gare oppure comunque sulla neve. E i risultati si vedono».
Fare sport con questo livello di impegno comporta anche sacrifici.
«Certo a volte rinunciare a feste con gli amici, a compleanni, a uscire il sabato sera può pesare. Ma quando sali sul podio agli italiani, provi una soddisfazione che ripaga di ogni festa perduta».
L’obiettivo per la stagione in corso?
«Continuare a fare bene, e poi ci sono i campionati italiani under 20 a Falcade (il 22 e 23 febbraio): sulla pista “di casa” conto di fare bene».
Nella stagione estiva, come molti fondisti, Leonardo Munari si allena con lo skiroll.
«Ma per me non è solo un allenamento, è proprio un altro sport. Per noi di pianura lo skiroll è uno sport più agevole da praticare rispetto al fondo, ma l’impegno che ci mettiamo è lo stesso: i fondisti di montagna invece lo snobbano un po’, considerandolo solo un modo di allenarsi. Da quest’anno sono entrato in squadra del Comitato Veneto di skiroll (assieme al fratello Riccardo, al montebellunese Enrico Scandiuzzi e alla valdobbiadenese Laura Mortagna, selezionati dal responsabile veneto, l’istranese Alessio Berlese, ndr) e voglio fare bene: in passato sono già stato convocato in nazionale per la Coppa del Mondo a Trento e quest’anno, l’ultimo da junior, spero di ripetermi». —
Alessandro Toffoli
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