Lenzini si presenta «Lealtà e correttezza a iniziare dal club»

Il nuovo presidente ha le idee chiare: «Primo obiettivo la Coppa Disciplina e voglio lo stadio pieno di famiglie»

Walter Frandoli, Bepi Lucchese, Leandro Casagrande, Edy Sartori: il tempo sembra essersi fermato al 2009, coloro che salvarono con De Lazzari il Treviso nel dopo Setten sono quelli che l’hanno salvato oggi nel dopo Corvezzo. Un paio di nomi nuovi: l’avvocato Totera, che con Frandoli sarà uno dei due vicepresidenti, ed il presidente, Nisio Lenzini, titolare dell’omonima azienda di rettifiche in viale della Repubblica e personaggio ben noto nel mondo dello sport, anche ciclistico. «Mi ha convinto il mio amico e compaesano di Carbonera Edy Sartori, ho accettato con grande piacere. Lo dico subito: la mia filosofia, che applico anche nel calcio, è prima le persone, poi il resto. Il mio Treviso dovrà fornire un’immagine di lealtà, correttezza, fair play, a cominciare dalla società, che viene prima della squadra. L’obiettivo principale sarà vincere la Coppa Disciplina, dimostrare etica sia in campo che fuori. Il mio maestro di vita è il calciatore Romolo Ferrario e mi ispiro anche all‘attività di Carbonera 2010: lo stadio Tenni lo vorrei pieno di tifosi, di famiglie, ma senza facinorosi, senza gente troppo esagitata, non è nel mio stile. Nella manifestazione degli ultras di piazza dei Signori mi è spiaciuto vedere dei saluti romani: sbagliato, io sono un moderato, al Treviso voglio dare un‘impronta corretta e positiva. Alla prima partita farò un discorso pubblico al Tenni e stringerò la mano agli spettatori, certamente, uno per uno: mi auguro insomma che il pubblico ci aiuti davvero, avremo bisogno proprio di tutti».

Presidente, un anno tribolato è finalmente alle spalle.

«Voltiamo pagina partendo da zero: ci rendiamo conto che dovremo volare basso, avremo coscienza dei nostri limiti. Io non sono certo un magnate, questa è una figura che sta scomparendo: darò come altri il mio contributo ma è chiaro che non spenderemo ciò che non abbiamo. Ribadisco che il fair play, anche finanziario, vale pure per la dirigenza. Un club di calcio deve avere una funzione sociale, e qui mi riferisco al settore giovanile. Ho sempre creduto nello sport come educazione, continuerò a crederci più che mai anche adesso».

Dunque l’ACD Treviso è stato inserito nel girone B di Promozione, uno dei due con 17 formazioni e quindi con un turno di riposo a turno per ogni squadra. Gli avversari sono Nove, Trebaseleghe, Sandrigo, Sarcedo, Rettorgole, Campigo, Cartigliano, Camisano, Cornedo, Eurocalcio 2007 (di Cassola), Godigese, Loreggia, Mussolente, Malo, Rossano e Summania (di Piovene Rocchette). Un raggruppamento di impronta soprattutto vicentina, con la Godigese come unica trevigiana.

La parola ora a Edy Sartori, il nuovo (si fa per dire) direttore sportivo: «Beh, quattro anni fa era stata molto più dura… Sì, dovrò riprendere un po’ di dimestichezza con il ruolo ma non mi preoccupo. Mi sono già arrivate diverse segnalazioni di giocatori, teniamo conto che in campo dovranno esserci tre giocatori del ‘93-94-95. In ogni caso punteremo principalmente su atleti svincolati, assieme naturalmente a qualcuno d’esperienza. Ma prima ci sarà da scegliere l’allenatore, qualche nome c’è già, decideremo dopo la riunione societaria». (si.fo.)

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