Lazzari fulmi-gol Poi ci pensa l’arbitro Il Giorgione piange

di Stefano Negro
SACILE
Subito con Toni Lazzari sull'episodio del primo gol del Sacile.
Sacile. Un passo indietro. Il Giorgione se ambisce ad entrare a far parte della casta delle migliori (Delta Porto Tolle, Venezia, San Donà-Jesolo & C.), quelle che volano in prima classe e vanno a spadroneggiare a casa degli altri, deve diventare più spietato. Per entrare nella «cricca» non bastano bel gioco e buona volontà, servono cattiveria e grinta.
Lato B. Intercambiabile a piacimento al lato A, e non avere scrupoli. Poi, serve un'innata attitudine allo spreco. Ma in fatto di sprechi i rossostellati sembrano non aver bisogno di lezioni da nessuno.
Abritraggio inadeguato. Il racconto di questa partita non può non passare per alcuni episodi chiave mal gestiti dall'arbitro D'Apice di Arezzo. Primo: 15' pt (gol del Giorgione), cross di Donè, Bazzicchetto va in presa e si tocca con Lazzari (fallo?), perde il pallone, Lazzari ribadisce in gol. Prima ondata di proteste: gli indignados di casa gridano al complotto. Secondo: 24' pt Campagnolo al limite si vede rimbalzare su un braccio un pallone, D'Apice fischia e parte indicando il dischetto, salvo ripensarci e letteralmente inchiodare al limite assegnando punizione. Gli indignados di Sacile si stracciano le vesti. Terzo episodio: 28' st Furlanetto in area conclude, Peruzzo salva sulla linea, ma l'arbitro vede un fallo di Caverzan in uscita. La platea resta di stucco, per un rigore che puzza di compensazione. 3' di proteste con Caverzan a terra (infortunio al ginocchio, si teme qualcosa di grave) e Dall'Acqua che segna con il subentrato Agostini che intuisce. Gli indignados tacciono compiaciuti. Tre episodi chiave di un incontro praticamente non controllato dal direttore di gara.
Dall'Acqua e i suoi fratelli. A parte i gol, da segnalare un paio di opportunità importanti con Dall'Acqua e Vriz (21' pt, salva Caverzan di piede), un bel tiro di Bravo (31' pt) dai 20 metri, con paratona di Caverzan a deviare sopra la traversa.
Il Giorgione. Esposito parte prudente, trova il gol dopo 15' grazie a un episodio, poi lascia sfogare l'avversario. Nel secondo tempo, anche complice un infortunio a Toni Lazzari, passa al 4-4-2. Fantinato (13', tiro a incrociare parato) e Rostellato(20', punizione di poso fuori) non chiudono la partita, così al 24' st un fallo evitabile è fatale. Punizione dai 20 metri, tira Furlanetto forte e preciso, Caverzan nemmeno tenta la parata.Mantiene il consueto self control Stefano Esposito, ma appare arrabbiato: « Non parlo d'abitudine degli arbiraggi, ma questa volta è stato determinante. E' stato determinante anche il clima intimidatorio e di continue proteste dei giocatori della Sacilese e dei loro dirigenti. Un comportamento a mio avviso indegno». Gli episodi chiave mal gestiti dall'arbitro. «Il gol nostro forse era fallo, ma se hai sbagliato una volta non è che sbagliando un'altra volta fai pari: commetti due errori. E il rigore non l'ho capito».
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