La favola di Kim nel tempio del volley

Volley. Oggi la figlia del mitico Ho Chul, palleggiatore della Sisley, torna al Palaverde: «È casa mia, conosco tutti i gradini»
Di Chiara Bortolato

Per tutta la durata dell'intervista si ha la sensazione che Mina Kim stia sorridendo. Parlare di Treviso, richiesta abbastanza ovvia in vista del match contro l’Imoco di questo pomeriggio, la riempie di gioia. In fondo si parla di casa sua: anche se è nativa di Parma, è una trevigiana “doc” a tutti gli effetti. Il padre, il palleggiatore sudcoreano Kim Ho Chul, l'ha cresciuta nella Marca e in quel Palaverde, tempio del volley maschile della Sisley, che non avrebbe mai pensato di affrontare da giocatrice. Oggi, invece, sfiderà con la sua squadra, la Igor Novara, l'Imoco Conegliano proprio in quel tempio, che ora è dedicato alla pallavolo femminile. Non solo: la regista di Novara ritroverà in campo un'amicizia storica: con Melissa Donà infatti Mina (che ha compiuto trent'anni lo scorso quattro febbraio) ha sviluppato, dai tempi delle giovanili, un legame forte e sincero.

Mina, come sarà giocare davanti al pubblico di casa sua?

«Sono residente a Treviso e torno a casa ogni volta che posso. Praticamente è una trasferta a casa mia, ci saranno moltissimi amici che verranno a vedermi. Solitamente tifano Conegliano, speriamo che per una volta tiferanno anche per me».

Come avversaria troverà un’amica storica: Melissa Donà.

«Si infatti (ride). Ci conosciamo da moltissimi anni, abbiamo giocato assieme all'Albatros e abbiamo condivisi momenti bellissimi e momenti disperati, è una delle mie migliori amiche. Terminate le giovanili ci siamo ritrovate dopo dieci anni a giocare assieme ed ora siamo avversarie. Vedere la sua faccia dietro la rete sarà davvero divertente, dovremo evitare di guardarci per non scoppiare a ridere».

Giocherà per la prima volta al Palaverde, il palazzetto nel quale suo padre ha giocato e allenato e che è tornato a vivere grazie all'Imoco.

«Credo di conoscere a memoria tutti i gradini e i posti a sedere del Palaverde. L'unico posto che non conosco del Palaverde è proprio il campo, sarà davvero emozionante. Fortunatamente Conegliano ha deciso di giocare a Treviso, città che ha un'intensa tradizione di sport, dando nuovo entusiasmo al movimento della pallavolo».

Contro Conegliano vedremo una Novara desiderosa di vittoria.

«Siamo due squadre con obiettivi diversi. L'Imoco ha affrontato anche la Champions, penso sia un peccato che abbiano fallito l'obiettivo Coppa Italia, il che significa che come noi adesso penseranno solo al campionato. Sfido chiunque a scendere in campo per non vincere».

Intanto ha festeggiato il suo compleanno, lo scorso quattro febbraio, con una bella vittoria su Bergamo.

«La vittoria su Bergamo è stata eccezionale, abbiamo giocato bene, cogliendo un successo importante non solo per i punti in palio ma anche per ripartire dopo la parentesi della Coppa Italia che aveva lasciato l’amaro in bocca. Abbiamo offerto una prova di maturità, di carattere, alle difficoltà. Il nostro carattere è la nostra forza, la nostra certezza: è una base importante su cui costruire un girone di ritorno pieno di soddisfazioni».

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