Italia da sogno a Eurobasket Under 20, Lituania ko
L’allenatore di TvB Rossi conquista l’Europeo Under20. Torresani tra i protagonisti del trionfo con la Lituania

Sventola il tricolore Francesco Ferrari, salta di gioia il gruppo azzurro, esulta coach Alessandro Rossi, si aggira quasi incredulo sul parquet David Torresani: sono le cartoline da Heraklion, isola di Creta, sede di Eurobasket Under20, per lo strepitoso successo dell'ItalBasket all'Europeo.
Con le rotazioni falcidiate dagli infortuni (appena otto giocatori arruolabili su 12) e contro lo spauracchio della Lituania che ieri aveva eliminato i bi-campioni della Francia, gli azzurri sono stati semplicemente perfetti.
Come nella semifinale contro la Serbia, dopo i primi minuti interlocutori è subito Italia. La difesa baltica soffoca Ferrari ma Assui (17+9 rimbalzi) è indemoniato e si butta su ogni pallone. Poco prima della pausa di metà partita è il momento del Torresani show: il giovane play della Nutribullet Treviso recupera due palloni, si incunea in area per un gioco da 3 punti, firma una bomba per il fragoroso +18 (42-24).
L'Italia sembra in controllo ma l'avvio di ripresa è difficilissimo. I falli di Marangon obbligano il Ct Rossi a spremere Iannuzzi che commette errori a ripetizioni mentre la Lituania, più lunga e più smaliziata, rosicchia punti riportandosi a -5 (46-41 a 25°).
Tocca ancora a Ferrari e Torresani suonare la carica e sempre loro tengono la barra dritta anche nell'ultima frazione, quella in cui la squadra allenata dall'ex stella NBA Songaila prova qualunque soluzione per rientrare. La fotografia finale del successo è ancora per il play trevigiano e per l'ala svezzata da coach Pillastrini a Cividale: Torresani scorrazza in post, spalle a canestro serve Ferrari dall'arco, il tiro è morbido, è la terza tripla di serata per il figlio del "Mine", il suo ventiseiesimo punto, la ciliegina sulla torta e la legittimazione al titolo di MVP della manifestazione.
L'Italia, dodici anni dopo il precedente di Tallinn, rimette tutti in fila e dimostra che le politiche giovanili possono dare grandi soddisfazioni. Ora tocca ai club credere in questi giovani e dar loro spazio, fiducia e responsabilità.
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