Insulti razzisti al compagno: Michlelet chiede scusa

Marco Michielet di Conegliano è stato sospeso dal Gruaro dopo il match di Moriago

MORIAGO DELLA BATTAGLIA. Il vento del razzismo continua a soffiare nel mondo del calcio e da Busto Arsizio, dove il ghanese Kevin Prince Boateng era stato bersaglio di ululati e fischi durante l’amichevole Pro Patria-Milan dello scorso 3 gennaio, arriva sino a Moriago, piccolo paese del Quartier del Piave, da qualche anno alla ribalta del campionato di Eccellenza veneta. Domenica scorsa il 29enne camerunese Thierry Ekwalla, una decina d’anni spesi a tirar calci nel veneziano tra Jesolo, San Donà e Concordia Sagittaria, con una parentesi anche nell’Opitergina e ora al Gruaro, è stato vittima di una serie di insulti a sfondo razziale al termine della partita. Da parte dei tifosi locali dell’Ardita Qdp? No. Da parte dei giocatori avversari? Neanche. Gli insulti per il colore della pelle, puniti ieri dal giudice sportivo con 5 giornate di squalifica, sono arrivati da un suo compagno di squadra, il 23enne coneglianese Marco Michielet, fantasista dai piedi buoni, ma evidentemente dalla lingua cattiva. Epiteti razzisti che non sono sfuggiti al direttore di gara, il giovane Oleksandr Kalonov, uno dei fischietti più promettenti della sezione Aia di Padova. Ma andiamo per ordine, cominciando da ... fine partita.Michielet è stato sospeso dal Gruaro e ha chiesto scusa al conpagno.

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