In picchiata con il triciclo sui tornanti del San Boldo: a Cison i mondiali di sliderking

A Cison lo spettacolo di cento atleti arrivati da quattordici nazioni Il podio è tutto iberico, tra le junior vince la toscana Erika Bolognesi 

CISON. Uno spettacolo di colore ed adrenalina. Emozione pura curva dopo curva, tornante dopo tornante. Uno sport in crescita poderosa, non a caso dallo scorso anno inserito nella Federciclismo e riconosciuto in 28 stati: lo sliderking. Attori: cento atleti provenienti da 14 diverse nazioni, rappresentando i cinque continenti. Teatro: il versante trevigiano del passo San Boldo, a Cison di Valmarino, località Tovena, con i 7 chilometri della “Strada dei 100 giorni” a regalare i suoi scorci più belli, le sue gallerie che parlano di storia e natura, con un valore ancora più speciale visto il concomitante Centenario della Grande Guerra.

È la penultima tappa, unica prova italiana, della SliderKing World Championship, lo speciale Mondiale dei particolarissimi tricicli che si chiuderà tra il 13 e il 14 ottobre in Argentina. Un Mondiale che ha regalato alla Marca un evento internazionale, animando il centro e le strade di Cison e facendo divertire i moltissimi accorsi per godersi lo spettacolo degli atleti - tra loro anche una più che discreta delegazione trevigiana, con una ventina tra uomini e donne che si sono cimentati con ancora più determinazione nel percorso di casa - specie i più spericolati. Un aggettivo che sorge spontaneo viste le pendenze affrontate a tutta, ma che porta tuttavia con sè quei valori di sport sano, aperto e solidale tipici dello sliderking, che unendo le abilità di normodotati e diversamente abili, va poi a valutare le categorie ride, basando la vittoria sul tempo effettuato, e sulla slide, l'abilità nella guida.


E così se sul podio assoluto va registrata la presenza di tre atleti spagnoli, tutti appartenenti al team Kamikaze Pro, con la vittoria assoluta andata a Ion Sabatè, seguito da David Ruda (che ha effettuato il tempo più veloce nella discesa, in 8 minuti e 9 secondi) e Julito Sansegundo, per quello junior maschile - anche se in linea con le aspettative - è utile andare oltre.

Perchè a vincere è stato Murylo Assunção, di San Paolo, Brasile, giovane atleta che nello sliderking ha trovato la propria dimensione migliore. Quella che gli ha fatto recuperare oltre il 95% delle facoltà e capacità linguistico-sociali che, prima della pratica sportiva, erano "stoppate" da una forma di autismo. Uno sport per tutti.



Erika Bolognesi, atleta toscana, è prima nella categoria junior donne. Altra italiana sul podio, quello della gara senior, è la romagnola Valentina Vigliacco, che ha conquistato l’argento, preceduta da Fatima Faouzi, originaria del Principato di Andorra e seguita, invece, da un'altra atleta del piccolo principato indipendente tra Francia e Spagna, Calamita Rocio.

Grandissimo anche il tifo a bordo strada, a dimostrare che l'intuizione avuta nel 2009 dal designer Eddy Fedato, di Pieve di Soligo, è stata vincente, perchè allo sliderking possono partecipare tutti. Al termine della gara, quasi in un terzo tempo rugbistico, la discesa comune: tutti assieme, uniti, per regalare ancora spettacolo.

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