Imoco, Folie rinnova «Vinceremo ancora Finora ci ha fermato soltanto il virus»

La centrale bolzanina conferma il forte legame con il club «In Cina esperienza fantastica, non lo dimenticherò mai»
FOLIE RAPHAELA.PALLAVOLO VOLLEY SUPERCOPPA ITALIANA FEMMINILE 2017-2018.IGOR GORGONZOLA NOVARA - IMOCO VOLLEY CONEGLIANO.NOVARA 01-11-2017.FOTO GALBIATI - RUBIN
FOLIE RAPHAELA.PALLAVOLO VOLLEY SUPERCOPPA ITALIANA FEMMINILE 2017-2018.IGOR GORGONZOLA NOVARA - IMOCO VOLLEY CONEGLIANO.NOVARA 01-11-2017.FOTO GALBIATI - RUBIN

Mirco Cavallin / TREVISO

Se non fosse stato per la fascite plantare dell’autunno 2017 e la rottura dei legamenti del ginocchio sinistro della successiva primavera, si sarebbe tolta di certo qualche soddisfazione in più, a cominciare dalla Champions League.

Raphaela Folie, centrale dell’Imoco Conegliano e della nazionale, ha dovuto saltare una quarantina di partite, collezionando comunque 93 presenze in quattro stagioni. La conferma anche per il 2020/21 della 29enne bolzanina non era in dubbio e conferma il legame ormai di famiglia che si respira nel gruppo delle pantere.

«Direi di famiglia e soprattutto di fiducia reciproca e ricambiata - dice “Rapha” - perché la società aveva puntato su di me, rinnovandomi il contratto subito dopo il secondo infortunio e anche la firma di quest’anno va in quella direzione: vogliamo continuare a vincere e io darò il meglio per riuscirci». L’anno scorso la squadra ha confermato con i risultati e un gioco straordinario la forza che aveva sulla carta. Essere ancora la squadra da battere non sarà semplice. «In effetti l’unico che ci ha battuto è stato il virus. Credo che la concorrenza delle avversarie in Italia e all’estero sarà sempre più agguerrita (Novara e le turche) e ci terrà sempre in tensione e sotto pressione; dall’altra parte noi siamo un gruppo unito e consapevole della nostra forza. Penso sia meglio essere all’Imoco che dall’altra parte della rete». Folie, dopo alcuni giorni passati in famiglia nella sua Bolzano, è una delle pochissime pantere presenti a Conegliano. «Paola Egonu parte tra qualche giorno, appena sbloccano gli spostamenti; qui all’Imoco Village ci siamo io e Miriam Sylla, per tenere sotto controllo i nostri acciacchi alle ginocchia e iniziare fin d’ora la preparazione per la prossima stagione, che si annuncia fitta di impegni, come sarebbe dovuta essere anche questa. Se inizieremo le competizioni già a settembre, ci sarà modo di diluire maggiormente il calendario, senza giocare costantemente ogni tre giorni. E poi in estate ci saranno le Olimpiadi, che per molte di noi sono un’occasione unica nella vita: non la vogliamo mancare». Folie ha vinto otto trofei con la maglia gialloblù, ma con qualche rammarico. «A me personalmente piacerebbe giocare fino in fondo una finale scudetto (nel 2018 due gare e mezza, nel 2019 solo uno scampolo di gara 3, ndr); il mio pallino, come anche delle mie compagne, è la Champions che per varie ragioni finora ci è sfuggita». L’annata, seppure incompleta, rimane memorabile. «Vincere un Mondiale non è cosa da tutti i giorni, quella in Cina è stata un'esperienza fantastica e un successo che non dimenticherò mai, di certo l'emozione più grande di una stagione strana che purtroppo non ci siamo godute fino in fondo».

La crescita di Folie è testimoniata dai numeri: da un già eccellente 49% in attacco del suo primo anno a Conegliano, è arrivata ad uno strepitoso 64%, alzando anche la sua media punti fino a 10 e migliorandosi ancora a muro. «E’ merito anche della squadra e dell’intesa che c’è tra noi: potremmo giocare ad occhi chiusi. Col nostro modulo di gioco mi devo costantemente riproporre in contrattacco, e anche se non più in tenera età ho migliorato e arricchito il mio gioco: questo mi inorgoglisce e mi dà nuovi stimoli positivi. Dopo questa lunga sosta forzata non vedo l’ora di tornare in campo per ripagare tifosi e società». —

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