Il ritorno di Marco Lazzaroni «Preparazione innovativa»

Mesi fuori dal campo per infortunio, l’avanti del Benetton parla della prestagione «Ci sono tante cose fuori dalla “zona di comfort” ed è una sorpresa positiva» 
Silvano Focarelli

/ Treviso

Per il Benetton Rugby è tempo di tirare il fiato. Dopo tre dure settimane di lavoro nella calura della Ghirada, intervallate al mercoledì dal tradizionale team building (l’ultimo è stato organizzato a Malamocco con una gara in barca), la squadra adesso resterà a riposo fino a mercoledì 11. Tornerà ad allenarsi il 12 e 13 prima di riprendere dopo Ferragosto, lunedì 16. Proficuo anche lo scambio di opinioni e di informazioni con il ct dell’Inghilterra Eddie Jones, che questa settimana è stato in visita a Treviso.

Martedì 12 fra l’altro rientrano i sei giovani dell’under 20 (Lorenzo Cannone, Nicola Piantella, Lorenzo Pani, Tommaso Menoncello, Alessandro Garbisi e Filippo Drago) i quali, dopo aver disputato il Sei Nazioni di categoria, rientrano alla base anche se in realtà saranno disponibili solo alla ripresa degli allenamenti. La preparazione proseguirà fino al 17 settembre, giorno in cui i Leoni saranno di scena a Edimburgo per la prima amichevole di pre-stagione contro gli scozzesi. In verità la società sta organizzando una seconda partita amichevole, stavolta contro una Nazionale da definire, da giocarsi a Monigo, anche questa prima che parta l’attesa prima edizione dell’Union Rugby Championship, venerdì 24 settembre, campionato che si concluderà sabato 25 giugno 2022.

Il girone italo-scozzese a quattro, lo ricordiamo, comprende oltre al Benetton proprio Edinbugh, i Glasgow Warriors e le Zebre.

Ma torniamo all’oggi: il terza linea Marco Lazzaroni, uno dei veterani, parla di questa preparazione.

«La prestagione quest’anno è stata una bella novità, una sorpresa positiva. Ci sono tante cose fuori dalla nostra zona di comfort, quindi per certi versi è una prestagione innovativa. Il gruppo sta rispondendo bene ai vari allenamenti, all’intensità e ai volumi proposti. Siamo molto carichi nel come si stanno affrontando le settimane, ci sono ottime vibrazioni».

Come si stanno integrando i nuovi arrivi e soprattutto i giocatori più giovani?

«Anche i giovani si stanno impegnando molto, con umiltà e sono sempre pronti ad ascoltare. Il livello è molto alto tra tutti ed è veramente bello lavorare con ragazzi giovani di questo livello».

Come procede l’ambientamento col nuovo staff tecnico capeggiato da Marco Bortolami?

«Posso dire che lo staff tecnico è di assoluto livello. Stiamo vedendo nuove proposte, differenti, che puntano a fare la differenza in campionato partendo da ora, cioè dalla prestagione».

È rimasto fuori mesi per infortunio. Come sta ora?

«Sto bene, sono contento. Lo staff tecnico, atletico e medico ha fatto un gran lavoro per rimettermi in forma il prima possibile, senza affrettare i tempi. Ho risposto bene alle terapie e agli allenamenti e sono contento di come ho affrontato l’infortunio. Oggi sono molto carico, per il fatto che non gioco da un bel po’con il Benetton e perciò non vedo l’ora di iniziare il nuovo campionato».

È al Benetton dal 2015 e ha visto lo sviluppo del Pro14, che ora si è trasformato in Urc. Cosa pensa del nuovo torneo con le quattro sudafricane?

«Sì, sono qua da un po’di anni e ho visto il susseguirsi e l’evoluzione del campionato. Devo dire che si sta andando verso una formula interessante. Anche con il fatto che non giocheremo più in contemporanea con la Nazionale, durante il 6 Nazioni, è una cosa che metterà un po’ di pepe al campionato. È una cosa che mi fa piacere perché stanno alzando il livello del campionato, salvaguardando i giocatori. E anche il club che si vedeva andare via diversi nazionali. Fa molto piacere che l’organizzazione salvaguardi i giocatori, l’incolumità e il benessere degli atleti. Negli anni si è vista una forte evoluzione verso questo aspetto». ––

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