Il Mogliano con l’elmetto nella tana del San Donà

MOGLIANO. Nella mirabile andata, Mogliano è incappato in due passi falsi: il pareggio con San Donà e la sconfitta con Padova. Casualmente due derby. Alla ripresa del campionato, la banda Properzi confida di iniziare il girone di ritorno come si era conclusa l'andata: battere i sandonatesi, dopo aver battuto nell'ordine Rovigo, Calvisano e Fiamme. Contando l'amichevole di fine estate e il vittorioso confronto di Coppa Italia, si tratta della quarta sfida stagionale con i cugini veneziani. San Donà è diventata la mina vagante nella bagarre playoff: il quarto posto dell'andata è molto più di una promessa. In casa moglianese, invece, incognite sono la sosta e le assenze: indisponibili cinque azzurri Under 20 per il Sei Nazioni di categoria. Sempre out l'infortunato Morsellino, è stato invece recuperato Pavan, che trova posto in panchina accanto alla new entry Rossouw. «Al giro di boa, contro la quarta in classifica che ha già fatto scalpi eccellenti, quali Padova in trasferta e Rovigo, arriviamo un po' con il fiato corto», afferma l'allenatore Franco Properzi, «Il campo pesante non adatto al nostro gioco e il pubblico caldissimo dell'avversario rappresentano degli ostacoli in più. Il giocatore chiave, l'ex Cornwell, ci conosce bene e sa benissimo come attaccarci». Il tecnico indossa l'elmetto, conscio di dover incrociare uno degli avversari più insidiosi: «Risorgere e ribaltare situazioni di difficoltà è nel nostro Dna. Sarà una guerra e noi siamo pronti ad affrontarla. La squadra ha già dimostrato di possedere i giusti attributi». Nel prepararla, non ha lasciato nulla al caso: «Abbiamo lavorato con profitto per contrastare il gioco chiuso e al piede degli avversari. I ragazzi hanno sputato sangue per difendere i drive da touche e prepararsi alle mischie, grazie anche all'opposizione del Silea di Eugenio che ci ha aiutato nella preparazione». Non si può dire che Properzi non abbia infiammato la vigilia.